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Uisp Professional Cup

La prima edizione del trofeo di tennis per singolare maschile e femminile si svolgerà fino al 16 settembre. Intervista a Fabio Menabue, maestro del circolo Uisp Tennis Formigine di Modena

di Mario Reginna


FORMIGINE - Si è aperto l'uno settembre il primo trofeo "Uisp Professional Cup", un torneo di tennis con gare di singolare maschile e femminile organizzato dal circolo Uisp Tennis Formigine che, fino al 16 settembre, si svolgerà sui campi del centro di via dello sport della cittadina modenese. Soddisfatti gli organizzatori per la risposta in termini numerici a questa prima edizione della manifestazione, che vede iscritte 59 persone per il torneo maschile e 10 per il femminile. Semplice la formula con cui vengono disputate le partite, con le medesime regole che caratterizzano i tornei Uisp in regione: si giocano due set a 6 game con tie-break in caso di parità al 5 mentre si gioca un tie-break al posto del terzo set. Della Uisp Professional Cup e del movimento tennistico modenese abbiamo discusso con Fabio Menabue, organizzatore del torneo e maestro del circolo Uisp Tennis Formigine.

Come sono andati i primi due giorni del torneo?
"Nonostante il maltempo tutte le partite si sono disputate, con match peraltro molto equilibrati. Man mano che si avanza aumenterà il livello tecnico dei partecipanti, ma tutte le partite saranno giocate tra persone di pari livello. L'equilibrio tra i contendenti è infatti l'obiettivo del torneo, in cui vogliamo evitare sconfitte nette o vittorie facili e creare entusiasmo tra i giocatori e nel pubblico ogni volta che si scende in campo".

Questa manifestazione è inserita in un calendario molto ricco di proposte.
"Quest'anno abbiamo istituito due calendari distinti, uno per il circuito dei tornei amatoriali e l'altro per quello dei tornei giovanili. Per gli amatoriali abbiamo 16 tappe divise tra singolare maschile, singolare femminile, doppio maschile e doppio misto. Per i giovani invece, divisi in categorie under 13 e under 16, abbiamo accorpato 15 tappe. A tutto ciò bisogna poi aggiungere 6 campionati a squadre amatoriali e 4 campionati a squadre giovanili".

Quali altre novità avete messo in piedi per questa nuova stagione?
"I maestri di tennis Uisp Modena hanno deciso di formare due gruppi tecnici che abbiamo chiamato 'board'. Il primo board è quello delle attività e si occuperà di seguire tutti gli eventi raggruppati nei due circuiti. L'altro è il board tecnico, che lavorerà con aggiornamenti o stage per i giovani giocatori delle scuole o per quelli che si sono distinti nei tornei".

Come sarà possibile seguire le novità del tennis e del lavoro di questo staff?
"Oltre al nostro sito tennisformigine.net abbiamo registrato da poco un nuovo indirizzo tennisuispmodena.it, che è già on-line ma che, a partire dalla metà di ottobre, sarà definitivamente operativo. Su questo sito i nostri appassionati potranno trovare i profili per ogni giocatore di ogni torneo Uisp, con una classifica che si ispira un po' a quella Mondiali e che sarà aggiornata settimanalmente. In più sul sito saranno riportati i consigli dei nostri maestri per migliorarsi e sarà possibile richiedere loro informazioni ricevendo risposta anche on-line. Infine, il sito ospiterà una sezione relativa ai circoli e alle scuole tennis del modenese".

Una simile organizzazione lascia presupporre la presenza di un movimento tennistico importante nel modenese.
"Sì, i numeri sono elevati. C'è un gran numero di giocatori ma le proposte non sono concorrenziali e non rispondono alle richieste dei tanti giocatori, che sono costretti a giocare in pochi tornei. Noi abbiamo provato a fare un'indagine tra le esigenze dei tennisti modenesi cercando di creare un'offerta che desse loro risposte".

E strutturando questa proposta siete riusciti a tenere insieme il mondo della promozione con quello più votato alla competizione?
"Lavorare per raggiungere un alto livello tecnico vuol dire creare una base solida, ampia e ramificata. Noi con la promozione miriamo ad aumentare questa base in quantità e qualità, per cercare in seguito di dare risposte precise anche alle esigenze dei pochi più competitivi. Abbiamo tecnici di alto livello, come Valeria Muratori che è un Fit 2.4 e Andrea Prampolini che è un giovane insegnante di 3.1 Fit, oltre poi a uno staff con anche preparatori atletici e psicologi. E tutti si spendono per la crescita complessiva del movimento".

In questo quadro come si colloca la Federazione Italiana Tennis, che a livello nazionale ha da tempo adottato una politica ostile nei confronti degli Enti di promozione sportiva?
"Al momento la situazione è abbastanza tranquilla anche grazie al lavoro del locale comitato provinciale Fit, guidato da un delegato che comprende che la crescita del movimento è un bene anche per la Fit. Noi infatti diamo molti tesserati anche alla Federazione e riusciamo quindi a far crescere entrambi i percorsi. Serve buonsenso in questo, perché poi la necessità primaria è quella di dare risposte alle esigenze dei giocatori, che sono la nostra utenza".

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