Tutti in trepidante attesa della cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Londra 2012 che si svolgerà stasera e che catturerà l'attenzione del mondo intero. Appuntamento attesissimo che porta con se tematiche importanti che vanno dal budget, fino al doping e alla sicurezza. Una delle questioni che ritorna però è senza dubbio quello della cittadinanza, quando si parla dei cosidetti "nuovi italiani", ovvero quegli atleti che, pur vivendo in Italia da molti anni (in alcuni casi, perfino nati nel nostro Paese) e pur svolgendo attività sportiva presso società italiane, si sono visti negare l'accesso al palco più ambito a causa delle restrizioni imposte dal Coni. Senza la cittadinanza italiana, niente Olimpiadi e così si rischia di "perdere" atleti molto promettenti. Di seguito riportiamo alcuni casi. (Fonte: www.romacheverra.it)
Daryia Derkach, Hakim Chebakia, Eusebio Haliti e Judy Ekeh sono solo alcuni degli atleti che a causa delle restrizioni del regolamento del Coni sulla cittadinanza non potranno rappresentare il tricolore a queste olimpiadi. Considerati stranieri a tutti gli effetti nonostante siano cresciuti e in alcuni casi anche nati in Italia. Capacità e abilità tecniche avanzate ma una forte limitazione: la cittadinanza italiana. L'hanno definita una possibile erede di Fiona May per il suo talento, ma Dariya Derkach non vestirà il tricolore a Londra. Ha 18 anni ed è la migliore under 20 al mondo nel salto in lungo e seconda under 20 nel salto triplo. Nata in Ucraina, vive con la sua famiglia nella provincia di Salerno, ma per avere il biglietto per Londra 2012 in maglia azzurra non è bastato ne il suo accento campano, ne la perfetta conoscenza dell'inno di Mameli. Solo al compimento del decimo anno di residenza consecutivo in suolo italico, potrà richiedere la cittadinanza e sperare di vestire i colori azzurri. Altre nazionali, visto il suo talento, la corteggiano per averla nelle loro squadre. Nessuna speranza di medaglia in tricolore anche per Eusebio Haliti, classe 1991, campione italiano nella categoria "juniores" sui 400 metri indoor e su pista e Hakim Chebakia, classe 1998, boxeur bolognese marocchino di nascita. Atleti di prima categoria, ma cittadini di serie B, per il Coni, è preferibile limitare la loro presenza "per tutelare i vivai nostrani".
Uno spiraglio di luce all'orizzonte però c'è e magari alle prossime Olimpiadi questo problema non sussisterà. Nel corso della conferenza stampa di stamane, come si legge sul Messaggero oline di oggi, Petrucci ha parlato dei "nuovi azzurri" esprimendo l'esigenza di nuove regole sulla cittadinanza e dell'impegno che proprio il presidente Napolitano si è assunto in questo senso.