Il 23 Febbraio nuovo appuntamento con il Progetto «Riskio» della Uisp

Nuovo appuntamento con il progetto Uisp «Riskio – La Salute in Gioco», in corso all’interno della Scuola Secondaria di Primo Grado San Giuseppe di Lugo (Ravenna) nelle classi 1ª A e 1ª B.

Il quarto appuntamento durante le ore curricolari del mattino è infatti in programma Venerdì 23 Febbraio. Per circa due ore gli alunni delle classi coinvolte affronteranno le tematiche del doping, della sana alimentazione de del fair play sportivo.

L’intervento in programma nelle prossime ore vedrà impegnati Elisa Resta e Gianluigi Sella, i quali opereranno in maniera alternata nelle due classi della scuola.

Gianluigi Sella è attualmente il responsabile dell’Unità Operativa di Medicina dello Sport e Promozione Attività fisica dell’Ausl di Ravenna ed è referente per l’attività fisica per il territorio di Ravenna dell’Ausl della Romagna presso la Regione Emilia Romagna. Sella sarà accompagnato a Lugo dal bresciano Ivano Saletti per raccontare la loro esperienza nel progetto «Di nuovo in pista». Una storia tutta da ascoltare dato che Saletti nel 2005 ha subito un trapianto di cuore e nel 2010, dopo l’esperienza giovanile, è tornato in sella alla sua bici per affrontare gare e Gran Fondo di ciclismo affiancato proprio da Sella. Il tutto sino al Prestigio di Cicloturismo, il più importante circuito del calendario internazionale delle Gran Fondo, affrontato insieme nel 2015.

Elisa Resta psicologa e psicoterapeuta 36enne ravennate è impegnata da tempo con famiglie e bambini nel sostegno delle delicate fasi di crescita e nelle tappe dello sviluppo, oltre ad occuparsi del supporto alla genitorialità, promozione del benessere psicofisico e relazionale dell’individuo. L’intervento della psicologa ravennate, che tra le altre cose gestisce il Centro di Crescita dell’associazione L’Orsa Maggiore, sarà incentrato sulle emozioni dello sport, il fair play e la capacità di affrontare le difficoltà.

Prosegue dunque il progetto Uisp lanciato insieme al Ministero della Salute e finanziato dallo stesso dicastero per parlare di doping a bambini di 11 e 12 anni dando vita ad una maniera innovativa di affrontare un argomento così delicato e che spazia tra l’abuso farmacologico, le buone pratiche motorie, la corretta e la sana alimentazione, così come i sani stili di vita.

Al contempo, in maniera parallela è in corso la vera innovazione di questo progetto, ovvero la creazione di un gioco da tavolo attraverso il metodo di apprendimento del «learning by doing». Il gioco, frutto del lavoro di co-progettazione dei ragazzi, costituirà uno strumento di apprendimento innovativo e permetterà di consolidare le conoscenze dei ragazzi proprio attraverso il fare: inventando domande, formulando le risposte ed attraverso le simulazioni di gioco, gli studenti applicano e verificano le nuove conoscenze acquisite.

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