L'Uisp nazionale si unisce a quanti oggi, 21 marzo, celebrano la Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale promossa dalle Nazioni Unite. Questo specifico giorno è stato scelto per ricordare quanto fece nel 1969 la polizia a Sharpeville, Sudafrica, quando aprì il fuoco contro i partecipanti ad una manifestazione pacifica contro le “leggi di passaggio” dell’apartheid, uccidendo 69 persone. In molti paesi regimi di discriminazione e apartheid hanno impedito a persone dal colore della pelle differente di partecipare alla vita pubblica e di esercitare i propri diritti. E ancora oggi assistiamo a episodi di razzismo e discriminazione più o meno esplicite, in cui i diritti umani e civili di molti individui e gruppi vengono costantemente messi a rischio da comportamenti xenofobi e stereotipi. "Purtroppo, anche il mondo dello sport a tutti i livelli non è immune da questi atteggiamenti - dice Daniela Conti, responsabile Politiche per l’interculturalità e la cooperazione Uisp - come dimostrano i molti progetti portati avanti a livello nazionale ed europeo dall'Uisp e molte organizzazioni sportive. Pur non esistendo un osservatorio europeo sulla discriminazione nello sport, i dati di quello italiano e di alcuni osservatori specifici portati avanti in particolar modo dalle federazioni di calcio, dimostrano come ci sia un incremento dell’aggressione verbale nei confronti di persone nere e della comunità LGBTQI+. Episodi che avvengono a tutti i livelli, non solo sugli spalti delle partite di calcio (spesso gli unici a essere monitorati dalla stampa)".
L’Osservatorio contro le discriminazioni nello sport-Mauro Valeri, promosso dall'Uisp assieme a Lunaria e Unar, ha mostrato la necessità di un'analisi accurata per far emergere quanto sia diffuso il problema del razzismo e della discriminazione nello sport, anche in quello di base. A questo si aggiungono i progetti che l'Uisp sta portando avanti a livello europeo, come Sentry Sport, le sentinelle dello sport, per alzare l’attenzione sulla discriminazione in tutta Europa, e Monitora, insieme a Lunaria: "Tutte queste attività servono a continuare un lavoro di educazione e sensibilizzazione, per evitare che questo tipo di episodi si ripetano in futuro", prosegue Conti.
In particolare, per sopperire alla mancanza di informazioni, comprendere meglio il fenomeno ed elaborare possibile strategia di azione e contrasto, è nato nel 2021 il progetto Sentry Sport, cofinanziato dal Programma Erasmus+ sport della Commissione Europea e coordinato dall'Uisp. Il progetto, che lotta contro ogni forma di discriminazione nello sport, ha elaborato una serie di materiali utili per creazione la di progetti di monitoraggio, programmi di educazione e formazione indirizzati a dirigenti sportivi, allenatori e giudici di gara e una serie di consigli per stakeholder e policy makers che vorranno affrontare la questione. Non ultimo è stato elaborato un video che sarà on line la prossima settimana e che racconta tre storie emblematiche di persone che hanno dovuto abbandonare il loro sport preferito perché vittime di stereotipi e pregiudizi.
Attraverso questo video il progetto chiede a tutti di lottare per le vittime di esclusione nei nostri club sportivi: non voltiamoci dall’altra parte, diciamo no al razzismo. In attesa del lancio ufficiale del video pubblichiamo il trailer GUARDA IL VIDEO
Sentry Sport è portato avanti da un consorzio di Ong, associazioni sportive e reti internazionali che a vario titolo si occupano di lotta contro ogni forma di discriminazione nelle nostre società e nello sport: VIDC (Austria), ISCA (Danimarca) Forum Europeo per la Sicurezza Urbana – EFUS (Francia), Koinsep En Drasei (Grecia), Red Deporte y Cooperación (Spagna).