di Marco Ottavi, Lega Scacchi UISP Roma
Domenica 17 giugno il doppio appuntamento della Lega Scacchi UISP Roma si è aperto con la prima edizione del torneo "La Torre del Minotauro". Nella zona di Cinecittà da tempo non c'è un punto d'incontro per gli appassionati di scacchi e l'opportunità di organizzare un evento nel quartiere e a due passi dalla fermata della metropolitana non si poteva lasciar sfuggire. Purtroppo la domenica si prestava molto per una gita al mare e il primo vero caldo invitava le famiglie a lasciare la città, quindi la partecipazione in generale e soprattutto quella dei bambini, è stata ridotta. Qualche appassionato ha comunque inaugurato il nuovo spazio e il torneo ha visto la vittoria di Marco Guidi. Si ringraziano Manuela Celidonio e Valerio De Paolis, i responsabili dell'esercizio commerciale che ci ospitava, un negozio da visitare, per gli appassionati di giochi di ruolo in particolare. Nella prossima stagione sportiva questo spazio (sito in Via dei Fontej 16 A/B), ospiterà varie attività fra cui anche un corso di scacchi. Nel frattempo non ci si demoralizza dal risultato della prima e già è in cantiere la seconda edizione del torneo, quindi a presto con "La Torre del Minotauro"!
Nella stessa domenica si è svolta la quinta edizione del torneo "La mossa del cavallo", appuntamento tradizionale che coinvolge gli studenti della scuola di italiano di "FOCUS-Casa dei diritti sociali", organizzatrice dell'evento.
Come negli anni passati la Lega Scacchi di Roma ha fornito il supporto tecnico e alcuni soci hanno partecipato alla gara, in un clima di sport e socializzazione. Il torneo vuole simbolicamente "superare gli ostacoli", con una mossa speciale, appunto come quella del cavallo degli scacchi, unica nel gioco, che come metafora è stata utilizzata anche in un romanzo di Camilleri di qualche anno fa. In quel caso la mossa era uno "spiazzamento", un imprevisto non calcolabile che sparigliava il gioco, una sorpresa. Nel caso del nostro torneo è un travalicare barriere mentali e pregiudizi dimostrando come un gioco, che è anche uno sport, può unire uomini e donne di tutte le etnie perché, davanti alla scacchiera, si parla un linguaggio comune, che ci avvicina all'altro.
L'iniziativa quest'anno era inserita in un programma più ampio, nell'ambito della manifestazione "Primavera Mediterranea dei diritti umani", e si è svolta all'interno dei Giardini Calipari di Piazza Vittorio. La festa ha visto il susseguirsi delle partite di scacchi, della "Poesia dell'esilio", letture sul tema dell'immigrazione, e del documentario inchiesta "Mare deserto", sulla drammatica vicenda di un'imbarcazione proveniente dalla Libia e non soccorsa nel Mediterraneo.
Il tutto per ricordare la Giornata Mondiale del Rifugiato, svoltasi pochi giorni dopo. Il pomeriggio è stato animatissimo, con grande partecipazione al torneo (24 giocatori) e un via vai di spettatori, volontari, passanti.
La postazione creata in un punto di passaggio ha accolto moltissima gente e, anche se un po' di confusione c'è stata, la concentrazione dei giocatori non è stata disturbata, anche per merito dei giocatori stessi, imperturbabili persino nei momenti di maggiore ressa, a volte proprio a ridosso delle scacchiere!
Lo spirito era quello dello stare insieme, quindi la "sacralità" del classico torneo di scacchi, con il silenzio assoluto da rispettare, non era di certo prioritaria.
Il divertimento è stato assicurato e comunque la qualità del gioco nelle prime scacchiere è da rimarcare.
Verso la metà del torneo abbiamo avuto la presenza del commissario dell'Uisp Roma, Gianluca Di Girolami, che ha portato il suo saluto e, apprezzando il clima che si respirava, ha rimarcato come portare gli scacchi in piazza sia un modo di fare cultura. Inoltre ha avuto la piacevole sorpresa di trovare fra i partecipanti un atleta di "Liberi Nantes", associazione sportiva di cui è presidente.
Il torneo ha visto il primo posto assoluto di Giovanni Bontempi, socio della Lega Scacchi, con 5 punti su 5, davanti ad un gruppetto formato dagli allievi della scuola di italiano. Nella classifica speciale a loro dedicata la vittoria è andata a Ibrahim Abuselam (Eritrea), già vincitore lo scorso anno, con 4,5 punti, al secondo posto Umar Kayaan (Bangladesh), al terzo Fadil Douam (Marocco), entrambi con 4 punti.
L'organizzazione è stata ottima grazie all'impegno dei volontari della "Casa dei diritti sociali", coordinati egregiamente da Ersilia Secchi.
Ringraziamenti d'obbligo anche a Giorgio Romano, curatore, fra l'altro, della fase preliminare. Sicuramente dimentico qualcuno, ma non posso dimenticare il gruppo UISP: Roberto Barbieri, il già citato Giovanni Bontempi, Valerio Bea, che hanno aderito con entusiasmo all'iniziativa. Grazie anche a Graziano Locatelli, dell'ASD "Centocelle Scacchi", affiliata Uisp, che mi ha supportato validamente nell'avvio e nei primi turni del torneo, fase sempre delicata.
Alla conclusione degli incontri, premiazione con la presenza del Presidente di "FOCUS-Casa dei Diritti Sociali" Giulio Russo , che ha sottolineato come attraverso gli scacchi si crei una forma di comunicazione universale e ha sottolineato il successo ormai consolidato della "Mossa del cavallo", dando appuntamento all'edizione 2013.
Dopo la consegna dei premi ricco buffet per tutti, degna conclusione della giornata.