CESENATICO (FC) - "Giocavamo sulle strade del lungomare, tracciando con il gesso le linee dei campi, con la paura che arrivasse la pioggia a cancellarle dall'asfalto". Ricorda così Maurizio Prati, presidente della lega pallacanestro Uisp Emilia-Romagna, la prima edizione di Basket d'amare, il torneo che da 18 anni fa incontrare cestisti provenienti da tutta Italia a Cesenatico (FC). Sono state 50 le squadre che dal 30 maggio al 2 giugno hanno partecipato alla manifestazione dello "sportpertutti" che, oltre ai tornei maschile e femminile, ha ospitato anche un triangolare di basket in carrozzina. "Dopo un anno di calo di iscrizioni - spiega Prati - stavamo per fermarci ma siamo stati bravi a tenere duro e a costruire la collaborazione con Eurocamp, struttura che comprende gli alloggi degli atleti e i campi da gioco a due passi dal mare".
Quattro i campi messi a disposizione dal villaggio sportivo sui quali si sono disputate decine di partite tra squadre che, al blasone, preferiscono l'autoironia: si andava dai "Seguaci di Anubi" con canotte "geroglifiche" ai "Dark side of the spritz" passando per i "Tour de Forst" e le "Slam Drunk". L'atmosfera sui campi, infatti, era più quella di una festa che di un torneo: "Basket d'amare divertimento, stare insieme, fare sport - ha affermato Augusto Binelli, campione d'Europa con la Virtus Bologna nel 1998 -. Lo sport unisce le persone di tutte le età: poi, in questa manifestazione, c'è anche un po' di sana competizione perchè alla fine vince sempre una squadra".
Ad aggiudicarsi il torneo sono stati, per gli uomini "I castelli di sabbia" e per le donne le "One team one day" ma al termine delle finali, tutte le squadre partecipanti hanno ricevuto un premio oltre a coppe speciali consegnate "alla divisa più originale" o "alla peggiore tiratrice di tiri liberi". I Delfini di Montecchio Maggiore (VI), l'Asdre di Reggio Emilia e i Wheelchairs di Forlì sono state le squadre protagoniste del triangolare di basket in carrozzina nel quale hanno giocato assieme atleti con e senza disabilità. "Con la nostra squadra - ha raccontato Daniele Fabbri, presidente della Wheelchair - entriamo nelle scuole facendo capire anche ai compagni dei ragazzi con disabilità cos'è il basket in carrozzina".