Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Le tre giornate di Senigallia

Sole, mare e tanta attività fisica. Dall'undici al tredici settembre, nella provincia anconetana, un soggiorno alternativo dedicato ai ragazzi con disabilità

di Roberto Cannavò


SENIGALLIA (AN) - Dall'undici al tredici settembre, a Senigallia (AN), si terranno presso il centro vacanze Uisp tre giornate dedicate all'attività fisica. Una vera e propria vacanza sportiva nella quale i protagonisti saranno i ragazzi con disabilità dell'area nord di Mirandola (MO) che durante tutto l'anno partecipano alle attività dello "sportpertutti". L'iniziativa nasce dalla Uisp ed è parte di un progetto che mira a comprendere, nel corso di un anno, attività in piscina, in palestra e due soggiorni previsti a giugno e settembre. "I ragazzi - spiega Paolo Belluzzi, presidente della lega nuoto Uisp Emilia-Romagna - saranno coinvolti in più attività, da camminate all'aperto, a tornei di calcio, nuoto e fitness".

Un'occasione per divertirsi e ricordare ancora una volta che la disabilità è solo un concetto o meglio un punto di vista. Eventi del genere rappresentano una costante del lavoro dell'Unione Italiana Sportpertutti. Dal 2014, ad esempio, "Compagni di cordata" permette a persone con disabilità di vivere la montagna in serenità divertendosi con ciaspolate, snowboard e arrampicate. L'obiettivo dell'associazione è quello di utilizzare lo sport come tramite per la costruzione del benessere collettivo sfruttando la sua capacità di creare relazioni di comunità e di coinvolgere tutti, ciascuno secondo le proprie capacità, competenze e saperi.

Nel testo "I disabili e lo sport: Una trattazione psicologica" scritto da Silvia Del Rosso, consulente per gli aspetti formativi didattici dell'area psicologica dell'Ufficio studi, ricerca e formazione del Comitato italiano paraolimpico (Cip) di Roma, è riportato che l'attività motoria e sportiva per una persona con disabilità offre diversi vantaggi all'atleta. Si va dal piano cognitivo, per una migliore conoscenza del proprio corpo e dello spazio circostante, a quello fisico, per l'incremento della capacità muscolare, da quello sportivo, con l'acquisizione delle regole e delle tecniche di gioco, a quello psicologico, per una soddisfazione generale e un migliore contenimento emotivo, passando per quello socio-educativo con la possibilità di aumentare la propria autonomia eseguendo atti volontari mirati a uno scopo. Insomma lo sport è a tutti gli effetti un sistema educativo per chiunque lo pratichi e, per citare Pierre de Coubertin, fondatore dei moderni giochi olimpici: "Lo sport va a cercare la paura per dominarla, la fatica per trionfarne, la difficoltà per vincerla".

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