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Racconto di Natale a Caldarola

Sorrisi e doni per i bambini del comune della provincia di Macerata. Questa storia racconta di come due Babbi Natale, dell'associazione Sci club Guastalla, il 17 dicembre scorso, abbiano portato felicità in una scuola particolarmente colpita dai terremoti

17 dicembre: I Babbi Natale dello Sci club Guastalla inseme ai bambini della scuola elementare di Caldarola (Macerata)di Yuri Calabrese

MACERATA - Nel comune di Caldarola (Macerata), paese particolarmente colpito dalle forti scosse di terremoto degli ultimi periodi, due Babbi Natale hanno allietato la festa pre-natalizia della scuola materna ed elementare del luogo. Il 17 dicembre è arrivato, davanti all'istituto, un pullman pieno di doni, sulla sua fiancata la scritta "Sci club Guastalla". E dal mezzo sono scesi due Babbi Natale grandi e rossi. Parlando con Carlo Rodolfi, uno dei fondatori e consigliere dell'associazione Sci club Guastalla, ci siamo fatti raccontare di più.

17 dicembre: i componenti dello Sci club Guastalla organizzatori dell'iniziativa Come è nata questa iniziativa e chi vi ha aiutato a crearla?
"L'idea è nata con l'intento di portare gioia ai bambini in situazioni difficili a causa degli ultimi terremoti. Grazie alla collaborazione con la Protezione Civile Guastalla abbiamo preso contatti con questa scuola di Caldarola, in provincia di Macerata. Tuttavia, non è stato facile perché quelle zone per ora, giustamente, sono off-limits".

I dolci e i giochi sono stati forniti da enti interessati all'iniziativa?
"Si, l'iniziativa si è potuta realizzare grazie alla partecipazione di vari enti. Mi piacerebbe citare le aziende che ci hanno aiutato, come la Hero e la Meggle che hanno contribuito per il settore alimentare, offrendo gratuitamente i loro prodotti: dolciumi e merendine. Sono da ringraziare anche le aziende che hanno donato i giocattoli, i loro sono stati dei grandi gesti".

17 dicembre: bambini della scuola di Caldarola con i regali consegnati dai Babbi Natale dello Sci club GuastallaRaccontaci di quella giornata.
"I Babbi erano in due e hanno consegnato tanti pacchetti colorati prima alle classi materne e poi alle elementari. Alla fine della mattina la dottoressa Scagnetti, dirigente scolastica dell'istituto, ci ha letto una lettera di ringraziamento scritta da tutte le classi e noi abbiamo consegnato a grandi e piccini degli scalda orecchie fatti a posta per l'occasione, con ricamato il nome della nostra associazione. Un segnale del nostro passaggio! È stato un bel momento di condivisione ed emozione che non dimenticheremo mai".

Ci sono stati momenti complessi nell'organizzazione?
"Non particolarmente, una chicca divertente è stata quella del giovedì prima di partire. Ci siamo trovati in otto…  - lo ammetto, più ragazze che ragazzi! - per fare i 150 pacchi per i bambini. Immagina una casa, piena di scatoloni e una catena umana che si passava pacchi, cellofan e fiocchetti. Un'intera notte di lavoro! Tutto ripagato da tanti sorrisi".

È la prima volta che organizzate un'iniziativa simile?
"No, l'anno scorso abbiamo organizzato la festa di Natale nella scuola di Guastalla. In generale, la nostra associazione cerca il più possibile di organizzare eventi che avvicinino i giovani allo sport. Sappiamo che questo sport è bellissimo ma anche molto costoso, quindi pensiamo ad iniziative mirate all'abbattimento dei costi e all'inclusione di tutti".

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