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Identità di diritti

Il 24 maggio il Comune di Bologna ha ospitato l'incontro Uisp "Transessualità, tra sport e diritti" per discutere assieme a istituzioni e al mondo accademico e a quello sportivo dei diritti delle persone Lgbtqi

La Cappella Farnese del Comune di Bologna - Foto di Ilaria Cumalidella redazione Uisp

BOLOGNA - "Chiediamo che le istituzioni riconoscano la nostra identità": l'appello viene da Milena Bargiacchi, gruppo Trans di Bologna, un'esperienza di giovane pallavolista troncata dal pregiudizio e dalle diffidenze. Milena è una giovane donna e racconta la sua storia: si apre così il convegno nazionale "Transessualità, tra sport e diritti" organizzato dall'Uisp a Bologna nel pomeriggio di mercoledì 24 maggio. Non è un tema facile da affrontare, per ammissione di tutti i relatori presenti, e per farlo servono reponsabilità e lucidità. Spesso si tende a rimuoverlo, soprattutto nello sport, un ambiente dove spesso domina la grana grossa sul chiaroscuro. Un ambiente a prevalente cultura machista, e questo non è un mistero per nessuno.
Ascolta l'intervento integrale di Milena Bargiacchi

Paolo Valerio - Foto di Ilaria CumaliLuoghi comuni e stereotipi, alla lunga, uccidono. Lo spiega Paolo Valerio, dell'Università Federico II di Napoli e del Centro SInAPSI: "Che cosa fa sì che una persona si senta maschio o femmina? Il mondo cambia, abbiamo bisogno di rinnovare continuamente le nostre cornici interpretative. Lo stigma della società è potente: il maschio non può permettersi di essere visto con caratteristiche femminili, se no viene preso per anormale, strano. Nello sport questi pregiudizi diventano ancora più forti, spingono a reprimersi, a nascondersi". 
Ascolta l'intervento integrale di Paolo Valerio

Eppure lo sport è - dovrebbe essere - tutto il contrario: libertà e diritto a esprimersi, a divertirsi e a crescere in maniera equilibrata. "Lo sport potrebbe fare molto per le persone Lgbti - dice Massimiliano Tarozzi, docente di pedagogia generale e sociale presso il dipartimento di scienza per la qualità della vita dell'Unversità di Bologna - Lo spazio è delicato perché ha a che fare con la dimensione della fisicità, della corporeità.  A maggior ragione, soprattutto per gli adolescenti, il fenomeno è complesso. Le persone transessuali possono aiutare tutti i contesti a rendersi conto dell'importanza della dimensione corporea, fatta di conoscenza, rispetto e non di pregiudizi e paure. I corpi sono uno spazio di formazione imprescindibile. È importante formare gli operatori e gli educatori a misurarsi con questa dimensione, senza retorica. Serve un patto tra tutti i soggetti che si occupano di educazione e sport". 
Ascolta l'intervento integrale di Massimiliano Tarozzi

Massimiliano Tarozzi - Foto di Ilaria CumaliUna situazione complessa che merita di essere approfondita: come intervenire? "Non si possono trascurare aspetti decisivi come il linguaggio - prosegue Valerio - al termine Lgbt abbiamo aggiunto una 'i' per indicare gli intersessuali. Oggi le persone omosessuali non devono nascondersi più, quelle transessuali chiedono di essere riconosciute dalla legge. Dobbiamo saper costruire relazioni e raccontare queste storie sapendo usare un linguaggio rispettoso. Il Consiglio d'Europa ha trasmesso delle raccomandazioni agli Stati membri che puntano ad affermare dignità e rispetto per le persone transgender, attraverso gli operatori e i professionisti della salute e quindi anche dello sport".  
Guarda l'intervento sul linguaggio di Paolo Valerio

La complessità riguarda anche l'ordinamento giuridico, che per molti anni ha arrancato dietro trasformazioni sociali che non è riuscito a metabolizzare. "L'iter giuridico che deve affrontare una persona è molto lungo e snervante, sia sotto l'aspetto preocedurale, sia per prassi giudiziaria - spiega Maria Grazia Sangalli, presidente Rete Lenford, Avvocatura per i diritti Lgbti - le persone in transizione posseggono per lungo tempo documenti che le incasellano con il sesso di origine. La prima legge che disciplinava la transizione di sesso, la n.164 del 1982, è stata successivamente modificata dal dl 150 del 2011 che ha avuto l'effetto di rendere più lunghi i tempi dei procedimenti giudiziari. La sentenza della Corte Costituzionale del 2015 sta producendo un reale e positivo cambiamento di passo". 
Ascolta l'intervento integrale di Maria Grazia Sangalli

Susanna Zaccaria - Foto di Ilaria CumaliLe istituzioni territoriali partecipano con attenzione e si dichiarano disponibili a mettere in rete le buone pratiche che vengono sperimentate a livello locale: sia Marco Giusta, assessore alle Pari opportunità del Comune di Torino, sia Susanna Zaccaria, assessore alle pari opportunità e diritti delle persone Lgbtiq del Comune di Bologna, nei loro interventi esplicitano questa volontà, riconoscendo allo sport un alto valore educativo e di integrazione. 
Ascolta l'intervento di Marco Giusta
Ascolta l'intervento di Susanna Zaccaria

Le conclusioni di Tiziano Pesce, vicepresidente nazionale Uisp, non sono la chiusura del cerchio ma rappresentano il massimo investimento della più grande associazione di "sportpertutti" in Italia a seguire con attenzione il tema e il percorso Lgbtqi che è fatto di diritti e di dignità. "Seguire questa tematica con attenzione aumenta le nostre responsabilità e la nostra tradizionale attenzione all'accoglienza - dice Pesce - un cammino fatto di relazioni, di ascolto e di ricerca sui terreni della formazione degli operatori, delle politiche di genere e della comunicazione. Puntiamo a rendere praticabile un vero patto tra tutti i soggetti coinvolti, dalle associazioni alle istituzioni, contando sulla collaborazione delle Università e dei centri di ricerca. Siamo convinti che questo impegno si inserisca a pieno titolo nella battaglia per i diritti di tutti nello sport e fuori". 
Ascolta l'intervento di Tiziano Pesce

Paolo Zagatti e Manuela Claysset - Foto di Ilaria Cumali"Penso che il merito principale della Uisp sia quello di misurarsi con una tematica così complessa e delicata, molto spesso ignorata o scansata dal resto del mondo sportivo: dove sono in ballo i diritti delle persone la Uisp c'è - dice Manuela Claysset, presidente del Consiglio nazionale Uisp che ha organizzato questo convegno nazionale, insieme ai Bugs di Bologna.
Ascolta l'intervento di Manuela Claysset

Il presidente, di Bugs Bologna Paolo Zagatti, ha ringraziato l'Uisp perché "non è un tema facile: solo la partecipazione attiva provoca cambiamenti.
Ascolta l'intervento di Paolo Zagatti

Zagatti ha dato appuntamento  a sabato 27 maggio per la VI edizione di Melting (Bo)t, una giornata di sport, uniti contro le discriminazioni. In programma tornei di calcio a 5, maschili, femminili e misti, beach volley e tchoukball. L'appuntamento è in via Serlio 25 alle 11.30, gli incontri proseguiranno fino alle 18.

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