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Emilia-Romagna

Legge regionale sullo sport: il commento degli Eps

Il presidente Uisp Emilia-Romagna, Mauro Rozzi: "Con la nuova legge regionale, ci aspettiamo un concreto a fattivo aiuto a chi pratica e a chi organizza l'attività sportiva e motoria"

della redazione Uisp Emilia-Romagna

BOLOGNA - Oggi la Regione Emilia Romagna ha presentato la nuova Legge regionale sullo sport. "Il percorso - commenta Mauro Rozzi, presidente Uisp Emilia-Romagna - è stato lungo e indiscutibilmente ci sono stati offerti molti momenti di ascolto e di confronto. Analizzeremo attentamente la legge, che speriamo contenga molto del lavoro svolto insieme al mondo sportivo e delle nostre proposte, condivise anche con gli altri Enti di promozione sportiva. La nostra regione, con il suo sistema di reti e relazioni, di confronto e competenze, è sempre stata in grado di anticipare i bisogni e le istanze che arrivano dal territorio e anche in questo caso, con la nuova legge regionale, ci aspettiamo un concreto a fattivo aiuto a chi pratica e a chi organizza l'attività sportiva e motoria. Una legge che dovrà tenere fede all'obiettivo iniziale di semplificare l'approccio alla promozione sportiva, di facilitare il difficile ruolo delle associazioni sportive sul territorio".

Numerose le valutazioni e gli elementi di cui tiene conto la riflessione di Rozzi, a partire dai temi del benessere e della promozione. "Apprezziamo il tentativo di valorizzare molteplici aspetti dello sport - continua Rozzi - che vanno dal turismo sportivo, alla trasparenza, alla legalità, fino ai grandi eventi. Ma la valorizzazione del territorio (che vede la Uisp già impegnata da anni e sempre a fianco della Regione) non è solo garantita dai grandi numeri.  Uno sport sostenibile e per l'ambiente, che tenga in forte considerazione il suo impatto sulle città e sulla natura, è determinante per il futuro sviluppo di una nuova dimensione sportiva e consapevole. L'approccio necessario è quello di una nuova cultura sportiva e del benessere attraverso il movimento, che passi dalla scuola e che sia affrontato con competenze e professionalità, proseguendo nelle realtà ramificate sul territorio attraverso il volontariato sportivo e gli educatori, prima ancora che allenatori. Un aspetto determinante per la pratica sportiva è il rapporto con l'impiantistica (anche scolastica) e le responsabilità annesse (bene infatti per il fondo di garanzia), ma anche in questo ci auguriamo di trovare risposte adeguate (o comunque le suggeriremo) per le nostre società, per le associazioni del territorio che oggi devono affrontare nuove sfide come l'inclusione, la partecipazione e l'auto-sostentamento. Serve quindi una legge regionale per lo sport, per l'attività motoria e sportiva, organizzata o del tempo libero. Per uno sport - conclude Rozzi - che venga valorizzato per le sue trasversalità e che sia realmente accessibile realmente per tutti".

Questo invece il comunicato congiunto con cui il Coordinamento degli Enti di promozione sportiva dell'Emilia-Romagna ha commentato la presentazione della nuova legge.

"Con il nuovo testo di legge sullo sport che la Giunta regionale licenzia oggi - e che proseguirà il suo iter in aula - continua il percorso di recupero nell'agenda pubblica della centralità dell'attività sportiva e motoria, delle sue esigenze, dei suoi benefici per ragazzi, famiglie, comunità locali e associazioni.

Alla Regione Emilia-Romagna va riconosciuto, negli ultimi anni, un impegno nuovo e forte, con risorse stanziate che sono sensibilmente aumentate, con bandi e opportunità di finanziamento nuove, che vanno in controtendenza rispetto alla diminuzione generalizzata di risorse pubbliche per lo sport.

Come Coordinamento regionale degli Enti di Promozione Sportiva riteniamo che ci sia  ancora molto da fare, a partire dall'integrazione delle misure e delle risorse per lo sport e per la prevenzione della salute, per il benessere e i sani stili di vita, previste nei capitoli della sanità regionale. Ma siamo consapevoli che questa legge rappresenta un buon punto di partenza, in qualche modo un piccolo 'testo unico' che raccoglie in un solo contenitore tutte le norme precedentemente sparse in differenti provvedimenti.

Ma ci sono anche spunti nuovi, come la lotta agli abusi e alle dipendenze, ci sono nuove e codificate forme di partecipazione rispetto ai processi decisionali della Regione, sono previsti bandi e procedure chiare per il finanziamento delle grandi manifestazioni, dei progetti locali, dell'associazionismo regionale.

Auspichiamo ora che il dibattito in aula valorizzi queste norme, se possibile le arricchisca di contributi costruttivi e così le migliori ulteriormente, nell'interesse prioritario dell'intero mondo sportivo regionale. Il tutto e per giungere a un testo condivisibile per tutte le forze politiche presenti nell'Assemblea legislativa regionale: perché lo sport è di tutti e 'fa bene' a tutti.

Il Coordinamento regionale degli Enti di Promozione Sportiva"

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