Si corre oggi la SaharaMarathon

Bologna, 25 febbraio 2020 – Si svolge oggi, giovedì 25 febbraio 2020, la SaharaMarathon, giunta quest’anno alla 20^ edizione.
Location della manifestazione sportiva internazionale sono da sempre i campi profughi Saharawi che si trovano a circa un’ora di distanza da Tindouf, città algerina situata nel sud-ovest del Paese, vicina ai confini con Mauritania e Marocco.

La SaharaMarathon oltre alla maratona classica comprende le distanze di 21 km, 10 km, 5 km e la corsa dei bambini, ed ha come obiettivi la promozione dell’attività sportiva tra le giovani ed i giovani Saharawi ed il finanziamento e lo sviluppo di alcuni progetti umanitari.
Altro obiettivo, tutt’altro che secondario, è far conoscere al mondo e sensibilizzare su un conflitto che dura da più di 35 anni. Per fare questo, lo sport diventa così un mezzo, uno strumento, e non il fine ultimo.
Sono 42 gli anni di sofferenza del popolo Saharawi, che subisce le conseguenze di un conflitto che dura ormai da tanto, troppo tempo. Tempo in cui i Saharawi sono lontani dal loro Paese e non possono farvi ritorno.
Questa corsa, allora, assume anche il valore simbolico di gridare forte al mondo che il popolo Saharawi c’è, è vivo, e non deve essere dimenticato! Uisp è da sempre al fianco del popolo Saharawi, con numerosi progetti.

Abbiamo chiesto a Giorgio Gollini, Segretario Generale del Comitato Territoriale di Reggio Emilia di raccontarci un po’ di più sul progetto Diritti in campo, che si sta svolgendo proprio in queste settimane in Saharawi e che vede Uisp Reggio Emilia capofila.
 
“Il Progetto Diritti in campo – spiega Gollini – è di fatto la prosecuzione del lavoro che abbiamo cominciato in Saharawi 10 anni fa. Lo scopo principale è quello di formare la popolazione locale nei diversi ambiti del mondo sportivo. Attualmente ci stiamo occupando della formazione sportiva di un gruppo di 15 ragazze che stiamo formando perché possano a loro volta insegnare attività motoria all’interno delle scuole presenti nel territorio algerino. In passato abbiamo istruito dei giovani per permettere loro di gestire centri sportivi polivalenti. E stiamo proseguendo con queste attività con il prezioso appoggio ed il finanziamento della Regione Emilia-Romagna.
Uisp Reggio Emilia negli ultimi anni è capofila del progetto, anche se prima partecipava come partner quando a capo c’era Uisp Emilia-Romagna. Il dato sensibile – prosegue il Segretario Generale di Uisp Reggio Emilia – è che partner di Diritti in campo sono tutti i Comitati Territoriali Uisp della nostra regione, oltre al CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli, n.d.a.) ed altre associazioni umanitarie che lavorano sul nostro territorio.
Per entrare nello specifico di Diritti in campo, proprio in questi giorni Vittorio Martone (Uisp Emilia-Romagna) e Silvia Ferrari (Uisp Reggio Emilia) sono in Saharawi: il primo sta tenendo un corso di formazione ai futuri giornalisti sportivi; la seconda prosegue con la formazione delle istruttrici sportive. Un obiettivo che ci piacerebbe centrare è la creazione di un campionato di Calcio a 5 Femminile in Saharawi.
E’ rilevante – conclude Gollini – il fatto che tutti i Territoriali partecipano al progetto, ed il dato importante è che noi riusciamo a garantire un sostentamento economico a circa trenta persone all’anno, lì in Algeria, perché gli istruttori sportivi Saharawi formati da noi, svolgono attività sportiva per nostro conto nell’ambito del progetto. Complessivamente, nel corso degli anni, più di 15 operatori italiani si sono alternati in questa importante opera umanitario/sportiva.”

(Roberto Rodio)