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Giochi tradizionali con l’Uisp e i bambini delle scuole ad Orvieto

Una troupe di Sereno variabile, la storica trasmissione della Rai condotta da Alberto Bevilacqua e Giovanni Muciaccia, è stata ad Orvieto per un approfondimento sulla bella cittadina umbra. Tra i protagonisti della puntata in onda sabato 17 febbraio, alle ore 17  su Rai Due ci saranno i bambini delle scuole orvietane che hanno partecipato ai giochi tradizionali proposti in piazza dalla Uisp.

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“È una bellissima giornata legata al gioco e alle tradizioni – ha detto Stefano Rumori, presidente Uisp Umbria – abbiamo organizzato un bell’evento insieme alle scuole e ai bambini e a tutti coloro chi ci sono venuti a visitare, come la trasmissione Sereno Variabile, a cui facciamo vedere quello che facciamo nella nostra Umbria per il sociale, per il gioco e per le tradizioni”. Orvieto, dallo scorso ottobre è diventata la capitale del gioco Uisp, infatti dal 6 all'8 ottobre si è svolto il primo Festival nazionale del gioco e delle tradizioni Uisp: “La prossima edizione si terrà la prima settimana di ottobre 2018 – continua Rumori - Stiamo lavorando insieme a tutte le nostre associazioni, la nostra rete nazionale e anche alle amministrazioni pubbliche per dare continuità al Festival. Speriamo abbia lo stesso successo dello scorso anno”.

“Ciò che unisce Uisp e gioco è la socializzazione, le emozioni, i sorrisi – commenta Federica Bartolini, presidente Uisp Orvieto - Quindi attraverso il gioco si esprimono quelle emozioni che non si riescono ad esprimere in altre circostanze, presi dalla vita di tutti i giorni”.

Qual è lo spazio dei giochi all’interno dell’Uisp? Risponde Erasmo Lesignoli, dirigente della Struttura di attività giochi Uisp: “Con la nascita dello sport per tutti, voluto ed ideato dal nostro amato presidente Gianmario Missaglia, è nato il settore dei giochi che, secondo me ha un’importanza notevole ed è tra i più innovativi della nostra associazione. Siamo partiti con quattro giochi, oggi invece ne abbiamo 105. Tutti i giochi vengono valutati negli anni e aggiornati continuamente”.

Ad Orvieto era presente anche Piero Santoni, artigiano fiorentino, ideatore e costruttore dei molti giochi tradizionali che hanno animato la piazza. Da dove nasce questa passione? “Nasce dal fatto che ho visto il gioco degradarsi verso l’azzardo. I miei bambini hanno perso gli spazi per giocare, quindi si sono dedicati molto al gioco elettronico ma manca il gioco di relazione. Purtroppo il gioco elettronico sta facendo diventare i bambini delle macchine e non si ha più la relazione e il confronto con l’altro”.

Come nasce l’invenzione e la costruzione di un gioco? “C’è bisogno di molta inventiva - dice ancora Santoni - ma soprattutto è fondamentale l’osservazione dei bambini e dei loro interessi. Osservando loro io ho costruito i giochi, in base a cosa piaceva di più a loro”.

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