Trofeo della Liberazione

A Roma c'è una storia fatta di sport e memoria, è il Trofeo della Liberazione che quest'anno raggiunge la sua 65° edizione. Mauro Pascolini, Presidente della Sezione Atletica e Direttore Tecnico della Polisportiva Popolare Roma 6 Villa Gordiani, da tanti accompagna con la sua figura un pezzo importante dell'atletica capitolina e non.

Quella del 25 aprile sarà la sua 35° presenza al Trofeo della LIberazione. "La storia del Trofeo di Liberazione affonda le radici nella memoria, nella lotta alla barbaria del nazifascismo, è la festa del nostro Paese e noi la onoriamo con una manifestazione sportiva".

Il Trofeo ha un significato particolare soprattutto per la qualità del suo livello agonistico. E' l'unica gara che racchiude tutte le categorie previste dalla Fidal: Esordienti, Ragazzi, Cadetti, Allievi, Juniores, Promesse, Master, Amatorii, ha ottenuto numerosi record nazionali, il tutto senza dimenticare lo spirito degli esordi. "Quaranta volantari ci aiuteranno a realizzare l'evento" dice Pascolini, "Non è semplice organizzare una manifestazione su pista, in passato grazie all'amico Enrico Pitti abbiamo deciso di postare il Trofeo da corsa di strada all'interno di un imipianto e posso dire che l'esperimento è riuscito".

La classica di Primavera dell'atletica leggera ha consolidata una sua presenza sul territorio nazionale, quest'anno il Trofeo della Liberazione si correrà a Genova, Modena, Catanzaro, Trapani, Bologna, Siena e Rivoli. Un'idea, quella di esportare la corsa nelle altre città italiane, che venne in mente a Pascolini quando svolgeva il ruolo di Responsabile tecnico dell'atletica leggera a livello nazionale. 

Il 25 aprile l'appuntamento sarà allo stadio Farnesina, la mattinata sarà dedicata alle gare giovanili. Nel pomeriggio toccherà gli assoluti. Ci sarà da divertirsi e da ammirare uno sport e una memoria che non vuole smettere di correre.

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