Più prevenzione, più salute con il movimento e lo sport “Le parole per farlo“ è l’appuntamento di lunedì 29 maggio alle 10 al Palazzetto Le Cupole di Torino GUARDA QUI LE FOTO
Un’occasione per ricercare e dare valore a buone pratiche, per contagiare il maggior numero di donne e uomini con il virus ”non riesco a stare senza fare movimento/sport“ per rendere visibile e far crescere l‘impegno di chi si dedica a diffondere e a portare il movimento e il benessere in tanti luoghi e a tante persone.
PERCHE’ MOVING LAB?
Perché in ITALIA ci sono ancora così tanti sedentari e tra loro grandi numeri nella fascia di età degli over 60?
Perché le raccomandazioni di medici, Oms, Asl, Media, anche molto allarmanti, non riescono a raggiungere i risultati attesi?
UISP nella sua lunga storia si è impegnata per offrire la possibilità di praticare sport a un milione e più di cittadini e cittadine da 0 a 100 e più anni.
Siamo partiti dall’individuare gli ostacoli alla pratica per trovare soluzioni. I PRIMI DUE GRANDI OSTACOLI
La condizione economica e sociale “se lavoro tanto ho meno tempo e sono stanco o stanca” se faccio fatica ad arrivare a fine mese, non posso comprarmi le scarpe, la tuta e pagare il mensile della palestra.
La palestra è lontana, non me la sento di andare a camminare da solo, da sola.
Gli altri ostacoli non meno importanti:
Quindi, ricapitolando il primo problema è l‘equità sociale, che richiede un lavoro per offrire tempi e costi accessibili a tutti.
Secondo, il sottocasa, servono luoghi in ogni frazione di quartiere, possibilmente quella corrispondente alla Scuola Primaria di riferimento che dovrebbe offrire un’ora tutti i pomeriggi prima dell’ utilizzo, da parte dei bimbi che escono da scuola.
Spazi anche outdoor (non tutti i quartieri hanno parchi e giardini per le camminate)
Per questi due primi punti abbiamo fatto molto come Uisp, sollecitando anche l‘impegno delle Istituzioni e delle ASL, chiamati a nostra volta a dare il nostro contributo.
Per i punti successivi, partiamo dal professor Antonini, un grande geriatra che non credeva alla vecchiaia, che aveva definito età libera.
In quegli anni Uisp organizzò migliaia di corsi per la terza età in tutta Italia, erano e sono ancora, corsi di ginnastica dolce abbinati a gite, feste, danzanti, tanta ginnastica divertente e altamente socializzante.
Tanti corsi che viaggiavano in parallelo a tante attività sportive praticate nelle ASD con i nostri 20 settori di attività, da migliaia di over 65enni, nuoto, pallavolo, alpinismo, atletica, arti marziali, danza, canoa per un totale di circa 180 discipline, anch’esse abbinate a tanti momenti associativi altamente socializzanti e di festa..
Attualmente, guardando lo scenario generale, si passa dai corsi AFA (Attività Fisica Adattata), che prevedono un protocollo di esercizi, e dalla ginnastica riabilitativa, all’attività master sempre più in crescita, con 85enni che gareggiano nel nuoto e nelle maratone e ai tanti che si possono permettere il personal trainer.
La soluzione rimane per noi mettere al centro la persona e non l‘età, costruire proposte divertenti, socializzanti, che producano benessere e piacere, con istruttori in grado di saper misurare onestamente fin dove si può arrivare, senza reprimere o chiudere le possibilità di movimento, capaci allo stesso modo di porre limiti. Un profondo conoscitore dei limiti fisici di ognuno ma anche delle potenzialità che una mente felice può sviluppare.
Tanti appassionati della felicità e del benessere che lo sport può donare!
Fondazione CRT e CPD - Consulta per le Persone in Difficoltà - hanno unito le forze per costruire un modello di #inclusione per il futuro realmente partecipato.
L’Agenda individua 6 Goal e 2 ambiti trasversali, ambiti ideali in cui ricondurre idealmente le criticità, gli obiettivi e le azioni possibili.
È tempo di realizzare i progetti e le azioni che nell’Agenda sono state raccolte in modo partecipato e condiviso. Un’opportunità aperta a tutti, un percorso comune per migliorare le nostre comunità in modo inclusivo innovativo e sostenibile.
Uisp Torino ha aderito all' Agenda
Aderire all’Agenda significa innanzitutto esprimere il proprio impegno civile a favore della comunità in cui si vive, si lavora, si partecipa, per tentare, mettendoci del proprio, di migliorarla per sé e per gli altri.