La mostra dal titolo “Contro le regole”, originariamente in lingua tedesca ed ideata da Klaus Sator insieme alla Schwule Geschichte Centrum Köln (Centro di Storia Gay di Colonia) è stata aggiornata nel 2010, tradotta in inglese dalla European Gay and Lesbian Sport Federation.
(EGLSF) e successivamante tradotta in Italiano dall’Uisp – Unione Italiana sport per tutti,
nell’ambito del progetto europeo Football for Equality. Si compone di 36 pannelli e non pretende di essere del tutto esaustiva riguardo al tema, ma mira principalmente a contribuire alla rimozione dei tabù che ancora circondano la tematica “omosessualità e sport” e a richiamare l'attenzione sulle varie forme di discriminazione contro le minoranze sessuali nel mondo sportivo. La questione della partecipazione di gay e lesbiche nello sport è ancora un tabù, molto spesso discusso solo a porte chiuse e raramente affrontato “a viso aperto”.
Difficilmente è riscontrabile un’attività in cui la partecipazione degli omosessuali appaia “anormale” “come nel caso dello sport!” Anche se nella società l’atteggiamento nei confronti della sessualità è cambiato, rimane ancora salda l’idea che sport e l’omosessualità “non si mescolano”. Le lesbiche ed i gay sono ancora largamente ignorati o respinti dal mondo sportivo. Ma la situazione sta lentamente cambiando: pian piano la pratica sportiva sta diventando qualcosa diverso: più libera e alla portata di tutti. Grazie anche all’emancipazione delle donne e
all’emergere del movimento LGBT che inizia ad avere un impatto diretto sullo mondo dello
sport in generale. La mostra “Contro le Regole – lesbiche e gay nello sport” mira a rimuovere i tabù sul tema
dell’omosessualità e richiama l’attenzione sulle diverse forme di discriminazione nei confronti
delle minoranze sessuali, per dimostrare che lo sport offre a lesbiche e gay la possibilità di
vivere la propria vita con piena autostima.
Fondazione CRT e CPD - Consulta per le Persone in Difficoltà - hanno unito le forze per costruire un modello di #inclusione per il futuro realmente partecipato.
L’Agenda individua 6 Goal e 2 ambiti trasversali, ambiti ideali in cui ricondurre idealmente le criticità, gli obiettivi e le azioni possibili.
È tempo di realizzare i progetti e le azioni che nell’Agenda sono state raccolte in modo partecipato e condiviso. Un’opportunità aperta a tutti, un percorso comune per migliorare le nostre comunità in modo inclusivo innovativo e sostenibile.
Uisp Torino ha aderito all' Agenda
Aderire all’Agenda significa innanzitutto esprimere il proprio impegno civile a favore della comunità in cui si vive, si lavora, si partecipa, per tentare, mettendoci del proprio, di migliorarla per sé e per gli altri.