Lezioni di bicicletta

di Fabrizio Pompei

MODENA - "L'uso della bicicletta è stato fondamentale per l'emancipazione della donna più di qualunque altra cosa al mondo". Parte da questa considerazione di Susan Brownell Anthony, attivista americana per i diritti civili delle donne di metà Ottocento, il progetto della Federazione italiana amici della bicicletta, Arci e Uisp "I diversi colori della mobilità sostenibile", per insegnare alle donne straniere ad andare in bicicletta. Il corso, che ha preso il via a Modena il 16 settembre e che proseguirà fino al 7 ottobre, ha l'obiettivo di rendere accessibile un mezzo di trasporto verde e soprattutto economico, in modo da garantire autonomia di movimento e indipendenza nella massima sicurezza.

"In alcuni paesi - spiega Gabriella Tritta della Fiab - non è diffuso l'uso della bici così come nella stessa Italia le due ruote hanno diverso successo da regione a regione. Il corso, che ormai va avanti da diversi anni, nasce dalle richieste di donne straniere: non avendo spesso automobili, la bicicletta rappresenta per loro una valida alternativa, a costo zero, per i piccoli spostamenti, dall'andare a lavoro al fare la spesa".

Il corso, che si svolge negli spazi delle sedi di Arci e Uisp di Modena, in via IV novembre, è articolato in varie fasi: si inizia con le prime pedalate in sella a una Graziella in ambiente protetto per arrivare a guidare bici con telaio più grande in città, passando per lezioni teoriche dedicate alla segnaletica stradale."Quest'anno - racconta Tritta - abbiamo nove donne che vengono un po' da tutto il mondo: dal Marocco alla Cina, dalla Nigeria alla Tunisia. E non mancano le italiane che hanno fatto richiesta di partecipazione. Per ora, però, potendo contare su un ristretto numero di volontari Arci, Uisp e dell'associazione Casa delle donne, abbiamo difficoltà a gestire gruppi molto più numerosi".

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