RESPONSABILITA' MA PIU' SPORT PER TUTTI
Ancora noi, ancora socialità e tempo libero, ancora i presìdi della salute, della prevenzione, dell'attività motoria. E' ancora il nostro mondo quello chiamato a pagare duramente gli effetti della situazione sanitaria che con questi numeri è oggi fuori controllo.
Non inseguiamo polemiche sterili o rivendicazioni estreme; i nostri soci, i volontari, dirigenti e atleti delle società sportive sono da sempre in prima linea quando è il momento di fare sacrifici o di pensare responsabilmente al bene collettivo delle nostre comunità. Serietà, correttezza e solidarietà sono da sempre i punti di riferimento della Uisp.
Nel contempo continuare a svolgere attività motoria e sportiva, rispettando le regole, è fondamentale per mantenere uno stato di salute migliore ed è importante per il nostro benessere psico-fisico, ancor di più in una situazione come questa.
Riprenderemo in tal senso anche le iniziative di ginnastica on line e cercheremo di mantenere un filo diretto con i nostri soci.
Invitiamo le società sportive affiliate a seguire ovviamente le norme e a tenere aperti i contatti e le iniziative associative per quanto possibile.
Così come allo stesso tempo diffidiamo ad ogni livello tutti quegli Enti e associazioni più o meno improvvisate e quelle Federazioni che si stanno adoperando per aggirare norme e limitazioni cui tutti dobbiamo adeguarci: chi gioca alle campagne acquisti con le tessere in una situazione drammatica come questa non ha nulla a che fare con l'etica sportiva e invitiamo in tal senso le autorità di controllo e gli Enti Locali a vigilare e a sanzionare i "furbetti dello sport".
Permane infine un velo di amarezza e di rammarico perchè ancora una volta lo sport non è stato valorizzato e impegnato sul fronte di questa che è un'autentica guerra: l'attività motoria in genere e per tutte le età è senza dubbio una delle terapie di successo per uscire da un circuito di depressione, di apatia e di rinunce in cui tutti ci dibattiamo.
Siccome il virus ci accompagnerà ancora per diversi mesi mettiamo in condizione tutti gli impianti sportivi - e già lo erano con l'applicazione severa di rigidi protocolli - di diventare un presidio permanente di socialità, di positività, di salute.
Non è solo l'appello di un mondo che rischia di essere travolto a livello economico e finanziario, ma è un richiamo a valorizzare un tassello fondamentale della nostra qualità della vita.
IL PRESIDENTE UISP RE
Azio Minardi