Ancora una volta tanti bambini penseranno "di non essere stati bravi" e saranno penalizzati nel loro naturale e indispensabile bisogno di movimento.
L’attività motoria, il gioco, lo sport sono fondamentali nella vita degli individui di ogni età: per la salute, l‘educazione, la formazione e tanto altro ancora. Lo sanno bene gli altri paesi Europei che li hanno inseriti nei programmi scolastici, e addirittura in molti casi anche negli orari di lavoro di diverse aziende.
Alla fine degli anni 60 UISP, con altri EPS, propose di aprire le palestre di tutte le scuole dopo l‘orario scolastico. Dopo le prime esperienze fu emanata una legge che assegnava al territorio, quindi agli Enti Locali, il compito di concedere alle società sportive, le palestre, per lo svolgimento di attività finalizzate alla diffusione della pratica motoria e sportiva, come componente fondamentale delle politiche del territorio.
Fu una vera e propria rivoluzione: i bambini al pomeriggio tornavano a Scuola per fare sport e con loro anche i nonni che frequentavano i primi corsi di ginnastica per anziani ed i genitori coinvolti nei corsi di ginnastica per adulti, fino ad arrivare alle ultime ore della sera con i tanti corsi, tornei, campionati amatoriali di pallavolo, pallacanestro, arti marziali, ecc.
Tutto ciò era ed è stato fino a febbraio 2020 lo sport popolare, per tutt* e sociale, a tariffe accessibili, agibile per tutt*, sotto casa. Erano - e sono - nuove comunità di cittadini e cittadine, attive e partecipate, quelle che si ritrovavano nelle Scuole del proprio quartiere, che neanche i doppi turni imposti dal boom di nascite di quegli anni e dal grande numero di allievi erano riusciti a fermare, perché, al posto che sopprimere facilmente le attività, si erano cercate soluzioni socialmente e moralmente efficaci.
Fondazione CRT e CPD - Consulta per le Persone in Difficoltà - hanno unito le forze per costruire un modello di #inclusione per il futuro realmente partecipato.
L’Agenda individua 6 Goal e 2 ambiti trasversali, ambiti ideali in cui ricondurre idealmente le criticità, gli obiettivi e le azioni possibili.
È tempo di realizzare i progetti e le azioni che nell’Agenda sono state raccolte in modo partecipato e condiviso. Un’opportunità aperta a tutti, un percorso comune per migliorare le nostre comunità in modo inclusivo innovativo e sostenibile.
Uisp Torino ha aderito all' Agenda
Aderire all’Agenda significa innanzitutto esprimere il proprio impegno civile a favore della comunità in cui si vive, si lavora, si partecipa, per tentare, mettendoci del proprio, di migliorarla per sé e per gli altri.