Settore di Attività Nazionale

Subacquea

LA NEVE E L’ACQUA -8 e 9 Marzo 2014-

L’elemento acqua racchiude i misteri dell’universo nel trasformarsi in ghiaccio proponendosi agli occhi di chi ha la fortuna di osservarlo dal basso e il paesaggio selvaggio inusuale che la natura offre nel circondario dei Lagoni fa correre la fantasia ad avventure di folletti. Siamo nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano dove tre Regioni e tre Provincie si incontrano come a voler significare che anche le persone, unite dalle solite Passioni, possono ritrovarsi e trasmettere i valori di un’associazione come la UISP.

Il Parco Nazionale è un posto che molti conoscono per le meraviglie naturali che in estate si apprezzano grazie a strutture accoglienti e ben organizzate ma rispettose dell’ambiente che lo circonda; in inverno invece il paesaggio cambia: la neve, il ghiaccio, il sole lo trasforma in un ambiente particolarmente ricco di suggestioni che con un po’ di fantasia ci permette di inventare racconti e storie immaginate, alcune accadute per davvero!!!

Il sabato pomeriggio giungiamo a Corniglio presso la sede del Parco Nazionale in una giornata dove il sole ci ricorda che siamo quasi a primavera e veniamo accolti e invitati all’inaugurazione di una filiera alimentare e che prevede la produzione e la venduta di specialità locali a kilometro zero, un modo per valorizzare ulteriormente questa terra e promuovere le specialità del luogo.

Intrattenersi negli assaggi è cosa che ci fa quasi dimenticare il motivo per cui siamo arrivati fin li. E ci fa ancor più piacere quando Mauro Rozzi, presidente regionale della UISP emiliana e Giorgio Campioli ci raggiungono per salutarci e soprattutto per capire cosa, noi subacquei facciamo in montagna.

Raggiungiamo così il luogo di ritrovo, dove una strada bianca innevata ci condurrà sul luogo della nostra immersione.

Le attrezzature subacquee e quanto ci servirà per provare quella suggestione, molto personale, impagabile, per quantificare il fascino di questo tipo di immersione sono trasportate a monte da un gatto delle nevi mentre i sommozzatori e l’assistenza si incamminano con le ciaspole per più di un’ora di cammino.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Rifugio diventa la nostra base operativa e finalmente la sera riusciamo a vedere il filmato che si sintetizza in questo pensiero: “Cercavo di incrociare il mio sguardo con il mondo ma correvo troppo in fretta. Poi sono caduta, ho dovuto fermarmi …così solo così ho potuto vedere le meraviglie che mi circondano!”; emozioni, parole e immagini della fotografa, anche subacquea, Tiziana Dallazanna che ci regala un messaggio:

Ardere dalla passione, Amare senza porsi limiti

Un chicco di sale che si scioglie sulla lingua

Un raggio di sole che illumina un fiore

Una goccia d’acqua che cade

Lo stupore che brilla sugli occhi

Questa è la gioia e la follia della vita

 

E’ voler ricordare che oggi è l’otto marzo e dedicare a te Bimba, Ragazza, Figlia, Moglie,
Mamma, Nonna ….. a te Donna….. anche tutti gli altri giorni.

 

La mattina dopo ci si alza di buon mattino e scopriamo subito che la giornata si prospetta meravigliosa, un sole quasi estivo illumina le vette dell'Alpe di Succiso, del Monte Prado e del Monte Cusna; inizia il trasporto delle attrezzature sulla superficie ghiacciata del lago Gemini e si crea il passaggio nella neve caduta copiosa nei giorni precedenti; ogni particolare viene studiato e discusso prima di passare alla fase operativa: la buca è progettata per garantire a chiunque la massima sicurezza; il percorso, disegnato prima e poi studiato al fine di organizzare al meglio le attrezzature da utilizzare sotto il ghiaccio come corde, moschettoni, chiodi da ghiaccio, ecc.; il rumore della motosega indica che l’avventura ha inizio …….. non resta altro che affrontare quella che può essere una bella avventura sotto mezzo metro di crosta di ghiaccio. Non è il freddo, non è il torbido e nemmeno la consapevolezza di affrontare un’immersione “tecnica” che ci distoglie dall’emozione per quello che ci aspetta da osservare: assicurati alla sagola tramite i moschettoni di sicurezza non ci resta altro che girarci e, equilibrato il GAV per rimanere quasi appiccicati sotto lo strato di ghiaccio, percorriamo a spirale un tragitto di circa 40 metri con lo stupore di chi guarda per la prima volta il mondo di sotto. Il ghiaccio che si mostra ai nostri occhi è talmente trasparente da farci perdere lo sguardo a diversi metri di distanza, la luce filtrata dalla neve sovrastante il lago si diffonde in maniera omogenea su tutta la superficie e ci accorgiamo che dentro il ghiaccio sono racchiusi una moltitudine di oggetti diversi, come foglie, pezzi di legno, insetti, bolle d’aria… come se questo elemento abbia avuto la magia di fermare il tempo ad un’ora precisa …….. ed è bellissimo perdersi in questo incantesimo !

E al termine di circa venti immersioni tutto viene smontato e riposto per il viaggio di ritorno ed è di nuovo festa a tavola in un rifugio non troppo ospitale; si, la manifestazione si può definire tranquillamente come una festa poiché è anche un’occasione per incontrare gli amici, conoscere nuove persone ove scambiare opinioni ed informazioni sulle tecniche e sulle esperienze personali, dove il carattere responsabile e costruttivo di queste immersioni si traduce, oltre che nelle immersioni pratiche, anche nella formazione effettuate nelle proprie scuole e nei propri circoli. Insomma, un’occasione da non perdere, un’emozione da conquistare per essere conquistati, un’opportunità da saper raccontare a chi mai l’ha provata.

 

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