Settore di Attività Nazionale

Subacquea

Sulle coste siciliane

La settimana che ha preceduto Pasqua ha visto gli amici del Circolo Paguro Sub di Genova e OrcaLocaSub di Carrara sulle coste siciliane e calabresi per una scoperta, o anche riscoperta di vari siti di immersione e delle bellezze della natura di queste coste.
Dopo aver scelto come principale luogo di interesse e soggiorno i litorali del messinese presso il circolo Fiore Uisp, l’attenzione è stata rivolta all’esplorazione dei relitti di navi mercantili. Le immersioni nello Stretto, in virtù delle impetuose alternanze delle correnti marine, non possono prescindere da una adeguata pianificazione oraria delle discese nel blu. Coronate da successo l’esplorazione del relitto del Bowesfield, adagiato sulla sella marina all’altezza di Torre Faro – Ganzirri, che quella del Rigoletto, posato sull’arenile misterioso alle spalle della Real Cittadella di Messina. Per entrambe le immersioni partenza dalla spiaggia, favoriti da una visibilità più che ottima, e profilo di immersione in curva di sicurezza, con un interferenza accettabile della corrente al termine del periodo di stanca. Le foto di Davide Canepa rendono più di ogni parola il fascino di questi luoghi subacquei. Rinuncia, a causa di una improvvisa e violenta buriana, alla esplorazione del relitto del Cariddi, nel retro porto degli imbarchi dei traghetti per Villa San Giovanni.
Puntata sulla costa calabra per le meraviglie di Scilla e della sua Montagna sommersa e tappa gastronomica sul versante ionico, al limitar dell’Aspromonte, con il prodigioso “stocco” di Mammola, la cui gastronomia è invidiata persino nelle coste del Nord Europa.
Grazie alla preziosa guida del Responsabile Ambiente UISP Santino Cannavò e dell’esperto del territorio Pasquale d’Andrea è stata possibile una escursione nel tripudio primaverile dei Monti Peloritani, luoghi dove lo stupore per le forme e i colori della natura ha potuto alternarsi ai misteri del sottosuolo, con l’esplorazione di una antica miniera d’argento.
Come tappa finale è stato scelto il sito di immersione del relitto del Kent, detta anche “la nave dei corani” di fronte allo splendore delle coste di San Vito Lo Capo. Nonostante il forte vento, la discesa nel blu verso i resti integri di questo mercantile ha avuto successo. La profondità ha richiesto una pianificazione scrupolosa e attenta dell’immersione, anche per la necessità di lunghe soste decompressive.
Se il Mediterraneo è stata la culla della nostra cultura la Sicilia ad ogni buon conto è da considerare anche il centro della sua bellezza.
 

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