Comitato Territoriale

Torino

Matti per il calcio!


L’Uisp condivide con i Centri di Salute Mentale della Regione Piemonte e Valle D’Aosta e i Servizi Sociali della Città di Torino, azioni di promozione sociale che hanno l’ambizione di intervenire sul terreno dei modelli culturali, sui pregiudizi, su ciò che viene considerato normale secondo le convenzioni comuni e su ciò che è diverso e di cui spesso si ha paura.  Ancora una volta lo sport può dare un contributo importante per promuovere i valori, quelli dell’integrazione, della socialità, che rappresentano un patrimonio di benessere importante per la Comunità. E' idea largamente diffusa, oggi, che la pratica di attività sportive migliora la salute fisica e psichica delle persone e, in generale, migliora la qualità della vita.

Non si tratta solo di teorie legate a tendenze culturali del momento ma trovano validazione in numerosi studi scientifici. Il calcio rappresenta sicuramente una delle più significative attività sportive di gruppo poiché presenta molte valenze terapeutiche: è facilmente accessibile a chiunque nella nostra cultura; stimola la cura di sé e del proprio corpo (controllo dell'aumento ponderale legato all'inattività e ai farmaci, riduzione del fumo di sigarette, coordinazione motoria); promuove la socializzazione, permette l'accesso e dà valore al gruppo (in una squadra ogni giocatore funziona come gli altri e tutti cooperano per un fine comune); permette a chiunque di giocare (sia agli "scarsi" che non troverebbero spazio in nessuna squadra, sia ai "bravi" ma psicologicamente fragili); facilita il confronto con se stessi in un contesto meno rigido e inquietante (es. psicoterapie); aumenta la fiducia in se stessi e l'autostima attraverso la gratificazione di bisogni narcisistici e competitivi (le divise, il tifo, la vittoria); permette di compensare sentimenti di inferiorità attraverso l'acquisizione di un senso del dovere (i ruoli, gli orari, la fatica) e di maggiore tolleranza alle frustrazioni (la sconfitta); attiva un interesse verso la realtà esterna al circuito psichiatrico (fatto di ambulatori, ospedali, farmaci ecc.); permette una migliore conoscenza dei Dipartimenti di salute mentale e delle loro attività nella realtà sociale con conseguente riduzione dei pregiudizi e dei timori nei confronti della malattia mentale.

Obiettivi del progetto o permettere ai pazienti anche più gravi di praticare sport come qualsiasi altro cittadino nell'ottica di migliorare la qualità della loro vita; o creare una sinergia, anche economica, per poter ampliare la gamma e garantire la continuità dei programmi di riabilitazione psicosociale attuati dai D.S.M., dal privato sociale e dalla residenzialità privata; o dare maggiore coerenza e continuità al collegamento tra assistenza psichiatrica e risorse presenti nella comunità, essenziali per il processo di integrazione dei pazienti psichiatrici; o sensibilizzare l'opinione pubblica (con il coinvolgimento di Istituzioni, Associazioni di familiari, di volontariato, di studenti delle Scuole superiori, dei corsi di Laurea in Scienze Infermieristiche, Scienze dell'Educazione, Scienze Motorie) per ridurre il pregiudizio e lo stigma nei confronti della malattia mentale; o organizzare in continuità con le passate edizioni un campionato di calcio a 11 e di calcio a 5 rivolto ai pazienti dei Dipartimenti di Salute Mentale presenti sul territorio piemontese; o realizzare iniziative di comunicazione sociale che abbiano il senso di promuovere sia tra gli operatori che al più vasto pubblico i contenuti del progetto; o accreditare e istituzionalizzare la pratica sportiva presso Istituzioni, Enti, e Cittadini quale “buone pratica” per la riabilitazione e l’inclusione sociale.

Matti per il calcio”: un nome che sembra uno slogan giocoso. È invece un progetto serio che si basa sì sul gioco, ma con lo scopo di trasmettere valori, come il miglioramento della qualità della vita e l’integrazione sociale di persone con disagio mentale. Matti per il Calcio è un progetto rivolto a influenzare modelli culturali che nella nostra società discriminano e isolano le persone più deboli, persone che più delle altre hanno bisogno di aiuto.

 Referente: l.dalvit@uisp.it
 

Agenda della Disabilità

 

Fondazione CRT e CPD - Consulta per le Persone in Difficoltà - hanno unito le forze per costruire un modello di #inclusione per il futuro realmente partecipato. Con la stesura dell’Agenda si è voluto rispondere così ad una domanda strategica: cosa possiamo fare per raccogliere le sfide del territorio e raggiungere assieme obiettivi che migliorino le nostre comunità, la qualità della vita delle persone e delle famiglie, la gamma delle opportunità percorribili? Per trasformarla in azioni concrete, per segnare quei Goal, è fondamentale il gradimento, l’adesione, il supporto di tutti, proprio perché l’Agenda è uno strumento non di alcuni, ma della nostra comunità. 

L’Agenda individua 6 Goal e 2 ambiti trasversali, ambiti ideali in cui ricondurre idealmente le criticità, gli obiettivi e le azioni possibili.

Nel 2022 è tempo di realizzare i progetti e le azioni che nell’Agenda sono state raccolte in modo partecipato e condiviso. Un’opportunità aperta a tutti, un percorso comune per migliorare le nostre comunità in modo inclusivo innovativo e sostenibile.

Uisp Torino ha aderito all' Agenda 
Aderire all’Agenda significa innanzitutto esprimere il proprio impegno civile a favore della comunità in cui si vive, si lavora, si partecipa, per tentare, mettendoci del proprio, di migliorarla per sé e per gli altri.

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