Ecco le squadre che scenderanno in campo a Riccione da domani: persone con disagio mentale, medici e infermieri, operatori e familiari
Riccione (RN), 26 settembre 2024 – Mancano poche ore al fischio d’inizio della XVI edizione di "Matti per il Calcio", la rassegna nazionale Uisp rivolta ai Dipartimenti e Centri di salute mentale, che si svolgerà a Riccione da oggi, giovedì 26 a sabato 28 settembre 2024. Calcio d'inizio ore 16.00 di giovedì 26 settembre allo Stadio Comunale "Italo Nicoletti" di Riccione, dove verranno tracciati due campi a sette. Parteciperanno squadre con giocatori e giocatrici che arriveranno dalle Asl di tutta Italia, composte da persone con disagio mentale, medici, infermieri, operatori sportivi e familiari.
Presentiamo le 11 squadre che parteciperanno, a cominciare da quelle che lo scorso anno si sono piazzate al primo e al secondo posto, ovvero: Asd Terzo Tempo Torino e Insieme per Sport Genova. Ci saranno alcune squadre dalla presenza consolidata nel corso degli anni, come le due squadre di Arezzo, Pionta e Arkadia-Asd Piazza Coralli, ma anche Percorsi Odv Pescara. Confermata anche la presenza di Va' Pensiero di Parma, squadra alla quale non difetta certo l’autoironia, una delle caratteristiche della manifestazione. Ma ci saranno anche squadre al loro esordio, come Pieve di Campo (Perugia/Trasimeno), e Pescara 3 (Abruzzo/Molise). Torna in campo Global Sport Lario di Como (Lombardia), che l’anno scorso non era presente. Asd Terzo Tempo/Lupo Boys e Tempesta (Piemonte) completano il quadro.
Si svolgeranno complessivamente circa 30 partite di Calcio a 7, una dietro l’altra, nell’arco di tre giorni. Ci saranno tre gironi, due da 4 e uno da 3, con inizio delle gare alle ore 16.00 di giovedì 26 settembre. Tutte le gare si svolgeranno allo Stadio Comunale di Riccione, Italo Nicoletti (Viale Forlimpopoli, 5 - Riccione - RN). Venerdì 27/09 si gioca mattina e pomeriggio, verranno allestiti due campi a 7 all’interno dello stadio, nel campo da gioco. Sabato alle ore 12.00 sono in programma le finali e le premiazioni per tutti. La manifestazione gode del patrocinio del Comune di Riccione.
“La manifestazione ha un forte radicamento territoriale – dice Tiziano Pesce, Presidente Nazionale Uisp – ed è frutto della collaborazione tra Asl, personale medico e operatori sportivi. Quest’anno c’è una dedica speciale da riservare allo psichiatra Franco Basaglia, nel centenario della nascita. Basaglia fu il primo a capire che le malattie mentali non hanno soltanto bisogno di cure ma anche del rapporto umano e sociale che si crea con il contesto circostante, a cominciare dalle strutture e dai medici. Il calcio si è dimostrato un ottimo terreno per costruire sul campo relazioni in grado di superare disagio mentale e solitudine”.
Matti per il Calcio aderisce alla Settimana europea dello sport, l'evento annuale che mette al centro l'importanza dell'attività fisica e dello sport per il benessere individuale e collettivo. Lanciata nel 2015 dall'Unione Europea, ogni anno la EWOS-European Week Of Sport promuove l’attività sportiva e gli stili di vita sani e attivi, al fine di incrementare il benessere fisico e mentale dei cittadini europei.
Le iniziative territoriali nell’ambito del progetto "Matti per il Calcio" hanno cominciato a radicarsi dal 1995, grazie ad alcune esperienze pilota che l’Uisp, in collaborazione con varie Asl, ha promosso a Torino, Roma, Parma, Genova ed altre città.
Come è nato Matti per il Calcio? A partire dai primissimi anni ’90, l’Uisp ha fatto da incubatore partendo dal territorio e da una serie di esperienze di terapia psichiatrica che in pochi mesi si sono contaminate a vicenda, a Roma, Torino, Milano, Genova, Orvieto, in Emilia-Romagna e all’estero.
Matti per il Calcio è, infatti, una sfida culturale prima che sportiva, che rappresenta un modo semplice per mettere insieme problema e cura: lo sport, il gioco del calcio in particolare, come terapia individuale e di gruppo per superare forme più o meno acute di disturbo mentale ma anche per riavvicinare alla socialità, al rispetto delle regole e all’assunzione di responsabilità, costruendo occasioni di inclusione sociale.
La tesi del calcio come terapia è stata illustrata in una recente intervista anche dal professor Giancarlo Vinci di Roma, che a partire dal 2010 raccolse il testimone dell’esperienza da uno degli psichiatri che fu pioniere di Matti per il Calcio, il professor Luigi Trecca. “Non giochiamo per vincere, la nostra vittoria è coinvolgere tutti i ragazzi – racconta nella videointervista Giancarlo Vinci – Questo è il metodo Uisp che negli anni abbiamo affinato. Nel 2011 lo presentammo in un Convegno organizzato dall’Uisp a Prato che serviva a confrontare le varie esperienze di Matti per il Calcio. Nell’ascoltare le esperienze degli altri, notai che c’era una grande fantasia: tornei di strada e partite di calcio dove capitava".
"Chiesi: perché il calcio funziona? – prosegue il professor Giancarlo Vinci – Il calcio funziona perché funziona, mi si rispose, è una tautologia: si vede che i pazienti stanno meglio. Ma quali sono i meccanismi che permettono al calcio di funzionare? Questa è la domanda centrale che ancora oggi rimane centrale. Ci interessava studiare due cose: quali emozioni provava chi giocava, quindi una sorta di percezione e di consapevolezza di sé. E cercare di capire che tipo di interazione c’è tra l’individuo e il gruppo, come gli altri rispondono ai miei comportamenti, che cosa io mi aspetto dagli altri componenti la mia squadra".
L’unione di questi due parametri, l’individuo ed il gruppo, ha fatto sì che l’esperienza di Matti per il Calcio proseguisse nel tempo e si diffondesse capillarmente sui territori. Con lo sport, in questo caso il calcio, a fare da cemento.Ecco le squadre che scenderanno in campo a Riccione da domani: persone con disagio mentale, medici e infermieri, operatori e familiari
Fondazione CRT e CPD - Consulta per le Persone in Difficoltà - hanno unito le forze per costruire un modello di #inclusione per il futuro realmente partecipato.
L’Agenda individua 6 Goal e 2 ambiti trasversali, ambiti ideali in cui ricondurre idealmente le criticità, gli obiettivi e le azioni possibili.
È tempo di realizzare i progetti e le azioni che nell’Agenda sono state raccolte in modo partecipato e condiviso. Un’opportunità aperta a tutti, un percorso comune per migliorare le nostre comunità in modo inclusivo innovativo e sostenibile.
Uisp Torino ha aderito all' Agenda
Aderire all’Agenda significa innanzitutto esprimere il proprio impegno civile a favore della comunità in cui si vive, si lavora, si partecipa, per tentare, mettendoci del proprio, di migliorarla per sé e per gli altri.