LA CAMPAGNA NAZIONALE CONTRO L'OMOFOBIA "TOLERANCE 0,3". Intervista a T. Olivieri
In questi giorni si sono moltiplicati gli atti di violenza contro gay, lesbiche e trans. Nel nostro Paese si avverte un pesante clima di intolleranza. A questo l'Uisp risponde con la campagna "Tolerance", appello nazionale contro l'omofobia nella società e nello sport:
"Chiediamo all'Uisp, a tutti i livelli, e ai gruppi sportivi, alle associazioni, alle società, affiliati all'Uisp, non solo lgbt, a dare il proprio sostegno a tutta la comunità lgbt, che lotta per il riconoscimento dei propri diritti, affinché lo sport diventi sempre di più un modo per abbattere il pregiudizio e i tabù - dice Tatiana Olivieri, della Direzione nazionale Uisp - A differenza di quanto possiamo pensare a partire da certe dichiarazioni, o dalle tante omissioni, lesbiche, gay e trans sono anche nel mondo dello sport e spesso subiscono discriminazioni o stigmi pesanti. Ma non siamo soli e sole: la stessa Uisp sta costantemente andando nella direzione di creare i modi, le strutture e i mezzi per dare pari dignità e tutele a tutti coloro che vogliono non solo praticare lo sport, ma più in generale vivere la vita liberi e libere dai pregiudizi e dalla paura".
"Non è possibile che in un paese democratico vi sia qualcuno privato dei diritti essenziali - prosegue la Olivieri, promotrice dell'appello nazionale - né tanto meno che la lotta contro la violenza di genere sia baluardo esclusivo di alcuni gruppi o identità sociali. Oggi siamo tutti e tutte chiamati a dire no ad altre discriminazioni e ancora una volta lo sport, fenomeno di massa e che coinvolge tanti milioni di persone in tutto il mondo, può contribuire ad affermare un principio di uguaglianza ed essere esempio di tolleranza e civiltà. Le battaglie per i diritti, sono battaglie che investono tutti noi, e a cui siamo chiamati a rispondere".
L'Uisp in collaborazione con l'Associazione Certidiritti e il Gruppo Pesce - affiliato Uisp - promuove l’appello e la campagna "Tolerance 0.3" volta ad educare al rispetto e alla tolleranza nei confronti del diverso. Tolerance, un vaccino contro l'omofobia a base di tolleranza: 0.3 è il minimo di principio attivo affinché un medicinale produca effetti, 0.3 è anche il minimo di tolleranza che chiediamo nei confronti di identità naturali e acquisiste.
"Crediamo - conclude Tatiana Olivieri - che sia importante coinvolgere nella campagna grafica contro l'omofobia e per la tolleranza, tutti quelli che vogliono essere con noi in questa battaglia per i diritti, di tutti, nessuno e nessuna escluso. Invitiamo chiunque ne abbia voglia a fare una foto con la scritta: STOP ALL'OMOFOBIA, vogliamo raccogliere le tante testimonianze di chi mette la faccia per dire "No all'omofobia".
ESPERIENZE E TESTIMONIANZE DEL MONDO LGBT. IL REPORTAGE DI VITTORIO MARTONE
Natalie, Brenda, Chyna: eccole le protagoniste vive e morte di quel circo mediatico che da giorni punta i riflettori sul mondo delle trans, un mondo che sembra fatto di sole intrattenitrici clandestine, prostituite regine del malaffare, procacciatrici di coca e alcool. I Transessuali agli occhi dell’opinione pubblica sono diventati i 'nuovi mostri': vince la rappresentazione stereotipata e sensazionalistica di una vita appiattita a genere 'Noir' per soli depravati. Lo share conta più dell’odio che dissemina e in nome del diritto all'informazione, audience e discriminazione vanno a braccetto.
Non è così per l’Uisp e per i Mondiali Antirazzisti che nell’edizione 2009 si sono connotati anche come antisessisti aprendo uno spazio di discussione sulle tematiche di genere, identità, e orientamento sessuale. Un'esperienza brillantemente ripercorsa in un interessante e quanto mai stringente reportage a cura di Vittorio Martone, responsabile dell’ufficio comunicazione dell’Uisp Emilia Romagna e pubblicato sul magazine Area Uisp e sul sito www.uisper.it. Tra gli intervistati: Porpora Marcasciano fondatrice del Movimento Italiano Transessuale, la studiosa Gaia Giuliani, Betty attivista del collettivo SexyShock di Bologna e Gianmarino Felicetti del Gruppo Pesce.
“L’idea del reportage – racconta Vittorio Martone – nasce dal desiderio di approfondire e dare visibilità a tematiche per lo più escluse a priori dal mondo e dalla riflessione sportiva. Con la collaborazione di Tatiana Olivieri ho potuto raccogliere le voci, le storie e gli spunti provenienti dai volontari ed esperti del settore che hanno fattivamente contribuito a connotare i Mondiali come un laboratorio aperto e perfettibile in cui hanno trovato spazio e dignità temi che non possono più essere messi al bando in una società che voglia dirsi democratica”. Voci dunque per avviare un percorso di riflessione interno alla realtà sportiva, e al ruolo che questo può esercitare concretamente nella lotta contro ogni forma di discriminazione. E le interviste di Martone svelano in maniera sottile che la vera operazione di 'Camuffage' (per il significato del termine si rimanda all'articolo Il gioco degli Smascheramenti) è quella operata dai media allorché rappresentano in maniera univoca e omnicomprensiva una realtà, quella della comunità lgbt, al contrario ricca di sfaccettature e colori.
“Sei le interviste – riferisce Vittorio Martone – che possono contribuire ad inaugurare anche un nuovo modo di fare informazione: un’informazione che restituisca spessore e dignità e che serva a promuovere non solo le attività Uisp ma anche quelle delle tante associazioni di terzo settore impegnate in cause sociali altrettanto importanti. Proprio dalle testimonianze raccolte – prosegue – si evince che lo sport, capace di mettere in gioco il corpo e farlo esprimere in maniera immediata, può fare molto per la lotta alle discriminazioni di genere. La pratica sportiva di gruppo, il gioco, il corpo a corpo, possono far emergere contraddizioni interne insospettabili, pregiudizi e stereotipi latenti, aiutandoci così a prenderne coscienza e a rifletterci. A tal proposito dai contributi raccolti è emersa da un lato la volontà di continuare nel percorso intrapreso con i Mondiali Antirazzisti, dall’altro la richiesta di potenziare le ipotesi di collaborazione con l'Uisp. Sussiste la volontà politica di cooperarare e si chiede di trasporre i percorsi educativi intrapresi dalle singole associazioni nel mondo dello sport che non è avulso da episodi di razzismo e sessismo".
Per leggere le interviste si rimanda al sito: www.uisper.it oppure clicca sul banner Tolerance 0,3 del sito dell'Uisp nazionale.
(S.S.A.)