La violenza di genere non è un fatto privato: anche il mondo dello sport deve fare la sua parte. "La Uisp e lo sport sociale e per tutti, ricoprono ruoli educativi e formativi fondamentali – dicono Vincenzo Manco, presidente Uisp e Manuela Claysset, presidente del del Consiglio nazionale Uisp - coinvolgiamo e mobilitiamo milioni di persone attraverso lo sport e l’attività motoria e siamo chiamati a diffondere la cultura del rispetto per fermare questa tragedia”.

Per questo l’Uisp promuove decine di manifestazioni sportive sul territorio dedicate alla Giornata del 25 novembre e invita tutte le sportive ad indossare un adesivo con la scritta “Basta! Fermiamo la violenza sulle donne” (per scaricarlo clicca qui)

Il prossimo 28 novembre, alle 14.30, presso la Sala stampa della Camera dei deputati, verrà presentata una mozione parlamentare, partendo dalle richieste evidenziate dalla Carta dei diritti delle donne nello sport promossa dall’Uisp. 

 

 

In Italia si stima che 6.743.000 donne tra i 16 e i 70 anni sono state vittime di abusi fisici o sessuali e circa un milione ha subito stupri o tentati stupri.

Il 14,3 per cento delle donne italiane è stata vittima di violenza da parte del partner, ma solo il sette per cento lo ha denunciato e spesso anche la denuncia non ferma la violenza. Il 34% di donne che ha subito violenza da parte del proprio compagno, non ne parla. Il drammatico primato del femminicidio in questo 2013 evidenzia una donna uccisa ogni due giorni e mezzo.

Sono questi alcuni dati Istat che ci forniscono un quadro inquietante della violenza sulle donne nel nostro Paese.