Comitato Territoriale

Torino

Alluvione in Sardegna: l'Uisp si unisce al lutto nazionale

Alluvione in Sardegna: l'Uisp si unisce al lutto nazionale

 

Un minuto di silenzio nelle manifestazioni Uisp del fine settimana per ricordare le vittime. Intervengono V.Manco e S.Farina.

L’Uisp si unisce al lutto nazionale di oggi in ricordo delle vittime per l’alluvione in Sardegna e, attraverso una lettera aperta del presidente nazionale Vincenzo Manco, chiede alle strutture di attività e ai Comitati territoriali Uisp “di osservare un minuto di silenzio prima dell'inizio di tutte le manifestazioni sportive che ci vedono coinvolti in questo fine settimana”.

“ L’Uisp – scrive Manco -  fin dalle prime ore della tragedia che ha colpito la Sardegna, ha tenuto contatti stretti con i propri dirigenti sul territorio, mettendo a disposizione la dimensione nazionale per qualunque intervento fosse necessario in aiuto delle popolazioni colpite dal nubifragio. Esprimiamo il nostro vivo cordoglio alle famiglie delle vittime colpite e la nostra vicinanza alle istituzioni locali e regionali, alle associazioni sportive e alla società civile tanto martoriata dall'evento”.

La situazione rimane difficile, ci sono ancora circa quattrocento sfollati e sono scattate due inchieste per disastro colposo, una nella Procura della Repubblica di Tempio Pausania, l'altra in quella di Nuoro. In queste ore stanno arrivando notizie molto preoccupanti anche dalla Calabria, in particolare nel catanzarese, dove si susseguono piogge molto violente. La protezione civile è in allerta.

Sardegna: catastrofe naturale, oppure anche la mano dell'uomo ha fatto la sua parte, come ha detto ieri durante l'omelia ai funerali delle vittime il vescovo di Tempio Pausania, Sebastiano Sanguinetti?

Lo abbiamo chiesto a Salvatore Farina, presidente Uisp Sardegna: “Ci sono evidenti responsabilità, è bene che la magistratura indaghi a fondo. Le politiche di difesa e messa in sicurezza del territorio sono assolutamente mancate negli ultimi anni. Il territorio è stato consumato e violato senza freni, senza che le istituzioni ponessero argini a questo saccheggio continuo, soprattutto in alcune zone che in gran parte coincidono con quelle colpite dall’alluvione. Ci sono tantissime case che sono state costruite e sono rimaste disabitate. Marcello Fois scrive giustamente che questa terra è stata violentata. Questo non è mai avvenuto nella nostra storia, si costruiva quando era necessario. Oggi abbiamo i sacerdoti del cemento, si è perso in Sardegna e nel resto del Paese, l’interesse per i beni comuni.  E' giusto l'allarme lanciato dal prof. Settis, archeologo e storico dell’arte, sul consumo spropositato  del suolo avvenuto  in questi anni”.

Qual è la situazione in queste ore?

“In questi giorni ho attraversato il nostro territorio colpito dall’alluvione e ho fatto una serie di riflessioni. Certo è che in Gallura questa ondata di maltempo è stata assolutamente eccezionale. Tuttavia, anche da sportivi, dobbiamo sapere leggere con maggiore attenzione i segnali che ci arrivano dalla natura. Bisogna riflettere anche sugli impianti sportivi, non è vero che sport si fa solo con l’impiantistica. Per questo, legandomi alla vicenda della legge di stabilità con l’emendamento su impianti e stadi che sarebbe negativo per l’ambiente, rivolgo un appello al governo e al Parlamento affinchè si studino attentamente i fabbisogni e sia tutelato il territorio contro ogni speculazione e devastazione dell’ambiente”.

Come valuti la catena di solidarietà che si è messa in moto in questi giorni?

“In queste situazioni affiora  l'encomiabile generosità delle persone, in Sardegna e nel resto del Paese. Attraverso una mobilitazione che sta coinvolgendo tutti nella nostra regione si riscoprono saldi valori di solidarietà e coesione tra i sardi. Per quanto riguarda l’Uisp non abbiamo segnalazioni dirette che riguardino nostri dirigenti o società sportive affiliate. Ci siamo messi a disposizione della Protezione civile, siamo in contato con le realtà territoriali più colpite e ci stiamo confrontando su come intervenire a favore delle società sportive delle zone colpite, con materiali e sostegni economici. Ringraziamo tutti coloro che, da tutta l’Uisp, ci stanno inviando messaggi di solidarietà e si stanno attivando con aiuti alle persone più colpite. La prossima settimana terremo a Cagliari una Direzione regionale Uisp che adotterà provvedimenti specifici, secondo le necessità che stiamo raccogliendo”. (I.M.)

 NOTIZIE DA UISP NAZIONALE
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Fondazione CRT e CPD - Consulta per le Persone in Difficoltà - hanno unito le forze per costruire un modello di #inclusione per il futuro realmente partecipato. Con la stesura dell’Agenda si è voluto rispondere così ad una domanda strategica: cosa possiamo fare per raccogliere le sfide del territorio e raggiungere assieme obiettivi che migliorino le nostre comunità, la qualità della vita delle persone e delle famiglie, la gamma delle opportunità percorribili? Per trasformarla in azioni concrete, per segnare quei Goal, è fondamentale il gradimento, l’adesione, il supporto di tutti, proprio perché l’Agenda è uno strumento non di alcuni, ma della nostra comunità. 

L’Agenda individua 6 Goal e 2 ambiti trasversali, ambiti ideali in cui ricondurre idealmente le criticità, gli obiettivi e le azioni possibili.

Nel 2022 è tempo di realizzare i progetti e le azioni che nell’Agenda sono state raccolte in modo partecipato e condiviso. Un’opportunità aperta a tutti, un percorso comune per migliorare le nostre comunità in modo inclusivo innovativo e sostenibile.

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