Questa politica Uisp, che associa i beni comuni alle periferie, potrebbe essere ribattezzata “i luoghi dello sport per tutti”, spazi della città dove si pratica lo sport “a misura di ciascuno”, dove si gioca liberamente, dove si guadagna salute attraverso il movimento, dove si costruiscono comunità e si allenano cittadini, prima ancora che campioni, offrendo opportunità soprattutto in quei contesti in cui degrado sociale, povertà, disuguaglianze, emarginazione e discriminazione, determinano condizioni di vita ai margini della società.
È facile pensare alle piazze, ai parchi e ai giardini, alle infrastrutture e agli edifici come una sorta di tessuto connettivo delle città, la cui qualità e libera fruibilità incide fortemente sul benessere e la libertà di tutti i cittadini. Il ruolo dello sport per tutti Uisp è dunque quello di risocializzare lo spazio pubblico e garantirne l’accesso universale, sicuro e inclusivo, come indicato dall’Obiettivo 11 dell’Agenda 2030 dell’ONU.
In ambito sportivo, un ruolo fondamentale lo svolgeranno le aree pubbliche attrezzate per lo svolgimento dello sport in forma libera, sempre più diffuse nelle città italiane, per quanto ancora insufficienti, soprattutto nelle periferie delle grandi città italiane e nei centri urbani del Sud Italia
La nostra associazione sta già sperimentando in alcuni territori modelli di amministrazione condivisa che si fondano sul riconoscimento del diritto allo sport per tutti per colmare le disuguaglianze e restituire dignità alle periferie delle città, favorendo i processi di rigenerazione urbana.
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