Progetti

SPORT PULITO/INVIATI SUL CAMPO

Campagna di formazione/informazione sul tema del doping e dell’inquinamento farmacologico e per la tutela della salute nelle attività sportive

 

 

Durata: 12 mesi, anno scolastico 2009/2010

Territorio d'intervento: Il progetto ha valenza Nazionale. Le iniziative previste si sono svolte in 19 scuole medie inferiori nelle città di Eboli (SA, Napoli, Parma, Roma, Genova, La Spezia, Corio (TO), Torino, Vallesusa (TO), Martina Franca (TA), Sassari, Enna, Noto (SR), Ragusa, Firenze, Grosseto, Cecina (LI), Vicenza

Target: 1.000 studenti di 47 classi in 19 scuole medie inferiori d’Italia

Proponente / Coordinatore: Uisp

Partenrs: Comitati Terrtioriali Uisp delle città coinvolte

 

Ente finanziatore: Ministero della Salute, CVD Commissione per la vigilanza  ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive annualità 2009

 

SINTESI:

La nuova proposta di campagna di informazione e sensibilizzazione sui temi del doping è rivolta ai giovani con l'obiettivo di concentrare l’attenzione tematica su alcuni aspetti specifici (si potrebbero definire “presupposti culturali del doping”) quali l’uso e l’abuso di integratori proteici e di additivi farmacologici anche se non compresi tra le sostanze vietate per doping. Nella fascia di età delle scuole medie inferiori, gli integratori e gli additivi farmacologici sono infatti un rischio più prossimo, che vede già i ragazzi come consumatori, soprattutto dei primi, in percentuali non trascurabili.

La cornice di riferimento è stata quindi relativa, da una parte, alla correlazione tra uso di integratori proteici e doping e, dall’altra parte, alla correlazione tra generico abuso di farmaci e doping, in un quadro culturale che comprende i temi delle abitudini alimentari, degli stili di vita, del rapporto personale e familiare con i farmaci, della propensione ad assumere sostanze rischiose per la salute. Considerando l’influenza che i media hanno sugli stili di vita e sulle scelte comportamentali degli adolescenti anche per quanto riguarda le tematiche sportive, si è reputato interessante chiamare i ragazzi ad essere giornalisti, redattori, inviati. L’innovazione di processo rispetto alle precedenti campagne si è svolta sul piano comunicativo: sono stati realizzati dei giornale di classe, proponendo agli studenti di trasformarsi in un gruppo redazionale, con specifici compiti al proprio interno, sui temi prima indicati.

 

OBIETTIVI:

  1. Dare continuità formativa ed allargare l’esperienza positiva dei precedenti progetti sviluppati dall’Associazione, sensibilizzando un numero sempre più ampio di ragazzi sul fenomeno dell’inquinamento farmacologico, dell’uso e abuso di integratori e del doping nella pratica sportiva.
  2. Riprendere la metodologia già sperimentata e testata della peer education, valorizzando il protagonismo conoscitivo e creativo degli studenti delle scuole medie inferiori e coinvolgendoli in prima persona nell’ideazione e realizzazione di campagne comunicative destinate ai loro coetanei, ai genitori, ai tecnici e allenatori e all’opinione pubblica più in generale.
  3. Riconfermare un ruolo peculiare per i genitori, individuandoli come tester della campagna di sensibilizzazione.
  4. Implementare sia i materiali messi a disposizione dall’ISS (il kit multimediale “La tutela della salute nell’attività sportiva e la lotta al doping), che i lavori dei ragazzi prodotti durante le precedenti campagne Uisp
  5. Concentrare l’attenzione tematica su alcuni aspetti specifici quali l’uso e l’abuso di integratori proteici e di additivi farmacologici anche se non compresi tra le sostanze vietate per doping.
  6. Realizzare un giornale di classe, proponendo agli studenti di trasformarsi in un gruppo redazionale, con specifici compiti al proprio interno, sui temi prima indicati.

 

METODOLOGIA:

La rilevanza del progetto risiede nella scelta metodologica innovativa, che accomuna l’utilizzo dello strumento della peer education al confronto e allo scambio sulle tematiche individuate con figure adulte di riferimento per i ragazzi (genitori, insegnanti, tecnici e allenatori) ed esperti. La sperimentazione, pur impostata come una campagna di informazione/formazione, e quindi flessibile per quanto riguarda le scelte esecutive di fattibilità a livello locale, ha mantenuto forti elementi di coerenza e omogeneità programmatica, che hanno permesso una comparazione dei risultati e dei prodotti comunicativi. Anche questo progetto è stato realizzato dando centralità agli studenti: supportati dai loro insegnanti e dagli educatori Uisp, i ragazzi si sono trasformati in redattori scientifici e giornalisti alla ricerca di notizie nelle società sportive, nelle palestre e nelle farmacie, intervistando atleti, allenatori, nutrizionisti e medici. I giornali sono stati raccolti in un’unica pubblicazione che testimonia il loro impegno per uno sport pulito, per il rispetto delle regole e per la legalità, contro il fenomeno del doping.

 

 

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