Genere e Diritti
Lo sport è un diritto per tutti e tutte. Ancora troppe sono le discriminazioni di genere, basate su stereotipi, pregiudizi, falsi modelli. Attraverso azioni concrete, l’Uisp si propone di superare gli ostacoli che impediscono l’accesso alla pratica sportiva, a donne, ragazze, bambine. Formazione, sensibilizzazione, attività, sono i punti centrali per una diversa cultura sportiva, equa e paritaria.
La base è la Carta europea dei diritti delle donne nello sport, sviluppata dall’Uisp a partire dal 1985, che mette al centro l'attenzione al linguaggio, per valorizzare le differenze; il rispetto dei corpi delle persone, con le loro diverse specificità. L’Uisp è impegnata a realizzare accoglienza e parità di genere nella centrale educativa che lo sport rappresenta. Un lavoro che continua con “Futura”, uno spazio per approfondire e confrontarsi con i diversi saperi, oltre l’ambito sportivo.
Ecco le azioni su cui lavorare sul fronte della parità di genere: incentivare la valorizzazione delle diverse attitudini tra pratica maschile e femminile; promuovere progetti per contrastare la violenza maschile sulle donne, diffondere esperienze come il progetto "Differenze", collaborando con i Centri Antiviolenza; l’impegno con la rete delle associazioni delle donne, per promuovere benessere attraverso il movimento e lo sport, rimuovendo gli ostacoli che ne limitano la pratica, in rete con le altre realtà impegnate sui diritti per le persone.
LGBTQI+: l'Uisp contro l'omofobia
Il 17 maggio del 1990 l'Organizzazione Mondiale della Sanità rimuoveva l'omosessualità dalla lista delle patologie mentali nella classificazione internazionale delle malattie.
La Uisp è impegnata da tempo su questi temi contro ogni forma di discriminazione, contro l’omofobia e transfobia ancora fortemente presenti nello sport e nella nostra società. Lo ha fatto sin dal 2014, in occasione delle Paralimpiadi invernali di Sochi (con la campagna "A Sochi per i diritti") e lo fa in ogni momento con campagne, iniziative e progetti, perché lo sport è un diritto per tutti, per tutte, per tutt*.
L’Uisp si propone di superare gli ostacoli che impediscono l’accesso allo sport, e in questa direzione promuove esperienze sportive che facciano competere atleti transessuali e transgender, da cui discende la scelta di attivare il percorso di tesseramento Alias che stiamo presentando a tutto il mondo sportivo. L’Uisp è stata la prima associazione sportiva a consentire, attraverso la tessera Alias, alle persone transgender di svolgere attività ed essere riconosciute con il genere di elezione. Un’attenzione che passa anche attraverso le attività e la sperimentazione che si sviluppa sul territorio, con esperienze che mirano ad accogliere tutte le persone, nessuno escluso.
Inoltre, formazione, sensibilizzazione, progetti di attività sono i punti centrali per far crescere una diversa cultura sportiva più inclusiva e paritaria. La realizzazione di un decalogo per i diritti delle persone LGBTQI+ nello sport in collaborazione con il Centro Accademico Sinapsi dell’Università Federico II di Napoli e l’Università Parthenope, per educare alle differenze e rendere le nostre attività e le nostre sedi sempre più accoglienti.
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