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Il progetto Steps in campo per garantire il diritto allo sport dei minorenni

A Genova il resoconto delle esperienze svolte nel capoluogo ligure assieme a Save the Children Italia. Ad aprile l'evento finale di La Spezia

 

È stata Genova ad ospitare, venerdì 15 marzo, l’evento finale del progetto STePS-Sistema Tutela e Protezione dei minori nello Sport, un passo avanti per la costruzione di un sistema di tutela e protezione dei minori nello sport”, finanziato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia, con l’obiettivo di mettere in campo azioni concrete, replicabili e trasferibili per la costruzione di sistemi di tutela per le organizzazioni sportive che lavorano a diretto contatto con i minorenni. Il progetto è promosso da Save the Children, di cui Uisp è partner con il coinvolgimento dei Comitati territoriali Uisp di Genova e La Spezia. L'evento finale di La Spezia, invece, si terrà domenica 14 aprile

“È un onore che Genova e la Liguria siano la sede di questo momento conclusivo del progetto STEPS – ha dichiarato Tommaso Bisio, presidente Uisp Liguria – l'Uisp è impegnata da sempre nel garantire il diritto allo sport per tutte le fasce d’età, con particolare riferimento ai più giovani, che spesso si avvicinano allo sport per la prima volta”.

L’Uisp è impegnata su questo tema da molto tempo: nel 2003 ha formulato la Carta dei diritti dei bambini e bambine nello sport e nel 2012, grazie alla collaborazione con Save the Children, si è dotata di una Policy specifica che, dal 2017, è stata inserita nei percorsi formativi obbligatori dell’associazione. Il progetto Steps, partito nel maggio 2022, rappresenta un ulteriore passo in avanti nella tutela e protezione dei minorenni, da qualsiasi forma di maltrattamento, violenza e abuso perpetrati in ambito sportivo.

In quasi due anni di attività sono stati organizzati percorsi di formazione e capacity building degli operatori in merito agli standard e procedure di CSG-Child SafeGuarding. Allo stesso tempo si è lavorato all’empowerment di bambini e bambine, oltre che degli adulti di riferimento, e al rafforzamento della consapevolezza delle organizzazioni sportive rispetto al proprio ruolo nel garantire misure di tutela e protezione e nell’influenzare le proprie reti territoriali nell’applicazione di tali misure. Partendo dal territorio ligure, il progetto ha diffuso  queste misure, garantendo un ambiente sicuro e protetto per tutti i ragazzi e le ragazze partecipanti alle attività.

A Sestri Ponente, all’interno del bar Tentazioni, si è svolto l’incontro finale del progetto 𝐒𝐓𝐞𝐏𝐒 alla presenza di Andrea Viari, focal point territoriale Genova Sestri Ponente e coordinatore Punto Luce Genova; Delia Belloni, focal point nazionale progetto Steps; Guido Musillo di Save The Children; Francesca Corso, assessora comunale alle Politiche Giovanili; Luigi Masnata, funzionario amministrativo Direzione Sport del Comune di Genova. Presenti anche diversi rappresentanti delle ASD coinvolte durante la fase di progetto.

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“Il progetto STePS abbiamo scoperto, in corso d’opera, essere d’avanguardia. Come sistema di tutela dei minorenni nello sport ha anticipato la riforma del mondo sportivo, che prevede l’adeguamento normativo per quanto riguarda la policy del lavoro sportivo coi minori - spiega Andrea Viari, focal point territoriale Genova Sestri Ponente - STePS un progetto ambizioso, capillare, che a Genova e La Spezia ci ha permesso di raggiungere oltre 130 minorenni in fase di consultazione e circa una cinquantina di ASD su tutta la Liguria. STePS è un progetto che sicuramente non si ferma, anzi crea una base di partenza per estendersi e continuare ad aggiornarsi anche al di là dei perimetri di questo progetto. Siamo contenti di essere stati, come Uisp, regione di partenza. Siamo certi, per le basi che abbiamo gettato, che sarà soltanto un progetto pilota replicabile su tutte le altre regioni”.

“Con STePS siamo partiti a livello locale, partendo da bambini e bambine e chiedendo loro cosa li fa stare bene e cosa no - ha spiegato Delia Belloni, focal point nazionale progetto Steps - Da lì siamo arrivati a livello nazionale ad un aggiornamento delle procedure della nuova policy, che sarà strumento fondamentale per tutte le ASD, il tutto partendo dalla Liguria per arrivare ad un piano nazionale. Rimanendo sul piano territoriale stiamo portando avanti piani di implementazione che ci porteranno a migliorare la qualità dei nostri operatori e delle nostre operatrici, aggiornando i vecchi codici di condotta, codici etici e procedure generali all’interno della policy nazionale”.

“STePS è un progetto che ha un altissimo valore sociale perché si occupa della formazione di coloro che hanno a che fare con i bambini nel mondo dello sport - ha dichiarato Francesca Corso, assessora comunale alle Politiche Giovanili - Sappiamo che lo sport è uno dei più importanti settori in cui favorire la crescita e lo sviluppo, sociale e di aggregazione, di bambine e bambini. E' fondamentale che ne abbiano un ottimo ricordo quando saranno grandi. Il fatto che si vada avanti con progetti in tal senso, approfondendo il lavoro di questi due anni, credo sia ancora più importante perché i bambini cambiano sempre, cambiano le generazioni che hanno a che fare con gli adulti e cambiano anche gli adulti. STePS è un progetto in continua evoluzione, che rappresenta un unicum per adesso a livello nazionale e ci onora che sia partito dalla Liguria, e da Genova in particolare. Speriamo possa ancora incremetare, anche grazie all’aiuto delle istituzioni”.

“Siamo orgogliosi di sapere che il progetto STePS è stato sviluppato sul nostro territorio e che i risultati  siano stati resi pubblici e dati alla cittadinanza, nell'anno in cui Genova è capitale dello Sport - ha concluso Luigi Masnata, funzionario amministrativo Direzione Sport del Comune di Genova, che ha portato anche i saluti dell’assessora comunale allo Sport, Alessandra Bianchi - Sicuramente la combinazione giovani, bambini, sport ed educazione è importantissima per la formazione degli adulti di domani. Grazie quindi a Uisp e a tutte le organizzazioni che hanno collaborato allo sviluppo di tale progetto”.

“Il lungo percorso che abbiamo fatto assieme è stato molto ricco, abbiamo iniziato a guardare gli elementi di safeguarding fondamentali per un sistema di tutela, entrando in un mondo di procedure e sistemi, ma cercando sempre più di costruire un senso all’interno di tutto questo - ha spiegato Guido Musillo in rappresentanza di Save The Children - I bambini non sono solo portatori di bisogni, ma sono anche persone alle quali vanno riconosciuti dei diritti. In primis va riconosciuto il diritto ad esperienze significative dal punto di vista sportivo ed educativo. Bisogna essere disponibili all’ascolto di ciò che i bambini e le bambine ci dicono, di come loro vivono l’esperienza sportiva. Non sempre è così: facciamo parte di un sistema culturale molto definito, quello occidentale in cui viviamo, in cui nonostante la grande attenzione che si riserva ai bambini, non c’è l’abitudine ad ascoltare le loro volontà e decisioni. Mi auguro davvero che la consultazione portata avanti da STePS possa essere un punto di partenza per il futuro in cui le varie associazioni si sono messe all’ascolto accettando anche le voci dissonanti”. (Alessio Semino, redazione Uisp Genova)