Progetti

Steps mette al centro i diritti e la tutela dei bambini

Loredana Barra, responsabile Politiche educative e inclusione Uisp, ricostruisce il contesto in cui si inserisce il nuovo progetto Uisp

 

Sono tempi in cui parliamo sempre più spesso di diritti: diritto al gioco, che prende forma nel nostro Giocagin; diritto di mettere il proprio corpo in gioco, qualunque corpo sia; il diritto al gioco di tutte le persone, come le piccole persone che sono arrivate pochi giorni fa dal mare, ma che adesso non possono più giocare. L’Uisp corre per i diritti con Vivicittà che presto attraverserà tutta l’Italia e non solo, spingendosi dove correre per gioco è un privilegio, non un diritto, come accaduto l’anno scorso a Suceava, al confine tra Romania e Ucraina.

E si parla di diritti dei bambini e delle bambine in un momento in cui alcune pagine buie della cronaca ci restituiscono storie di abusi e violenze che arrivano dallo sport e che dentro lo sport si consumano. È ovvio che il tema dei diritti delle persone più piccole, che non possono difendersi da sole, tocca profondamente la Uisp che è impegnata in maniera costante in questo ambito.

Le persone di minore età sono soggetti di diritto e la condivisione di questo principio non solo dovrebbe spingere lo sport alla promozione della loro salute, alla costruzione della loro personalità, alla loro partecipazione attiva, ma soprattutto chiede allo sport di essere per i bambini, le bambine e gli adolescenti, un porto sicuro che possa proteggerli da ogni forma abuso.

L’Uisp affronta questi temi dal 2003, ha una Policy interna per la tutela dei minorenni nello sport dal 2012, sensibilizza tutto lo staff sui temi dell'abuso e della violenza dal 2017 quando, per garantire gli standard minimi della dimensione formativa, ha inserito la policy tra i temi delle Unità didattiche di base che sono obbligatorie per tutti. Collabora con Save the children a progetti rivolti ai minorenni più fragili che necessitano di misure di protezione più ampia, come Fiocchi in ospedale, Spazio mamme e Punto luce, in una crescita continua di competenze e conoscenze sulla prevenzione del rischio, sulla diffusione di pratiche educative partecipative e non coercitive, sull’aumentare la consapevolezza adulta: perché per fare prevenzione è necessario innanzitutto partire dall'adulto. Inoltre, ci siamo seduti al tavolo tecnico del Dipartimento dello sport per la co-costruzione di una nuova policy che sensibilizzasse tutto il mondo sportivo su questi temi.

Tanta strada è stata fatta, ma tanta ce n’è ancora da fare, perché la sfida di oggi è diffondere un modello a tappeto per costruire sistemi di tutela che siano trasmessi anche alle nostre Asd affiliate che lavorano a diretto contatto con i minorenni; un sistema di tutela che investa non solo chi ha condivide la mission Uisp, ma anche chi si avvicina all’Uisp solo per caso, per una serie di fortunati eventi, genitori e minorenni compresi. 

Per dichiarare, attraverso questo sistema di valori, “questi siamo noi, noi facciamo così”; cercando una comunicazione efficace, efficiente e per punti, che metta in luce e renda pubblici i valori della Uisp; che faccia capire con uno sguardo che cosa è veramente l’associazione dello sportpertutti. Sono convinta che oltre al dire ci debba essere anche un fare, ed è in questo fare che deve essere visibile il valore dell’Uisp. 

A darci una mano arriva Steps-Un passo avanti per la costruzione di un sistema di tutela e protezione dei minori nello sport, progetto finanziato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia, con l'obiettivo di  mettere in campo azioni concrete, replicabili e trasferibili per la costruzione di sistemi di tutela per le organizzazioni sportive che lavorano a diretto contatto con i minorenni.

Il progetto si rivolge nello specifico ai territori di Genova e La Spezia, ma l’Uisp intende coinvolgere, tramite le Politiche Educative e Inclusione, dirigenti e operatori di altri Comitati che lavorano direttamente con i minorenni e che hanno un ruolo chiave nei diversi territori. Questo porterà ad una necessaria revisione della nostra policy sugli standard internazionali delle misure CSG-Child safeguarding nel settore sportivo per aumentarne la qualità e la fruibilità.

Una prima occasione si presenterà dal 17 al 19 marzo a Genova, quando si terrà l’appuntamento di formazione del Training of trainers (ToT) per CSG Focal Point Centrali e CSG Focal Point Territoriali, previsto dal progetto per il territorio ligure. (Loredana Barra, responsabile Politiche educative e inclusione Uisp)

Ecco il programma del corso, che sarà in presenza e prevede il rilascio di un attestato di partecipazione:

Venerdì 17 marzo
19.30 Cena Modulo 0: momento conviviale visto come momento formativo per favorire l’interazione tra persone che lavorano insieme, aumentare la conoscenza reciproca e la fiducia nel team di lavoro.

Sabato 18 marzo
9 – 13 Modulo 1: Stimolare consapevolezza - Come rendere lo sport sempre più sicuro per bambini/e Safer Action
13 - 14.30 Pranzo
14.30 – 17.30 Modulo 2: Anticipare il rischio - Misure di prevenzione - Safer Environment
19.30 Cena

Domenica 19 marzo
90 – 13 Modulo 3: - Facilitare la risposta - Safer Response
13 - 14.30 Pranzo
14 – 17 Modulo 4: - Cultura sportiva più sicura - Safer Culture

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