La necessità di politiche intersettoriali e la loro capacità di incidere sul diritto al movimento, al benessere e al gioco, sia nei piccoli territori che a livello nazionale: sono queste le priorità della tavola rotonda "La voce attiva dello sport #GAPPA. Un Piano d’azione Globale per l’Attività fisica al servizio dei cittadini. Uisp, sussidiarietà e istituzioni", che si è svolta il 7 novembre a Roma, presso l'Hotel Nazionale.
L’iniziativa è stata organizzata dall’Uisp, come evento finale del progetto Active Voice che è giunto al termine del suo lunghissimo percorso, dopo venti incontri tenuti in tutta Italia nel corso dell'anno. L'incontro per il bilancio internazionale, promosso dall'Isca, con tutti i responsabili dei vari progetti che hanno messo in rete vari Paesi europei si terrà a Parigi il 23 novembre, con il titolo "Moving People-Moving Europe".
L’incontro romano è stato introdotto da Raffaella Chiodo, responsabile del progetto Active Voice, che ne ha riassunto gli obiettivi: “Sostenere e rafforzare le capacità di advocacy a favore del diritto umano al movimento nella consapevolezza, come suggerito dalle Strategie dell'OMS per l'attività fisica. Solo l'azione congiunta, trasversale e intersettoriale, permette di raggiungere efficacemente questo risultato”. Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, ha ricordato il valore sociale dello sport in termini di solidarietà, diritti, saperi: “Le maggiori agenzie internazionali riconoscono al movimento e allo sport un ruolo determinante per la salute e il benessere. Per garantire pari opportunità di accesso a tutte le persone e contrastare i fenomeni di abbandono della pratica sportiva, c’è bisogno di combattere disuguaglianze economiche e sociali”.
Roberto Pella, parlamentare e vicepresidente Anci, ha insistito sul ruolo dei sindaci e delle comunità territoriali per realizzare il pieno diritto all’attività motoria e sportiva. Un obiettivo per il quale si è fatto promotore, insieme ad altri deputati, del gruppo interparlamentare “Qualità di vita nelle città-Sport, salute e benessere in ambito urbano”. Elena Carnevali, deputata della Commissione Affari sociali della Camera, ha raccontato di essersi avvicinata allo sport per tutti in anni giovanili, grazie all’Uisp nella sua città, Bergamo: “Le consapevolezze che ci ha trasmesso l’OMS sull’importanza dell’attività fisica vanno trasformate in azioni concrete, attraverso una continua opera di intersettorialità tra istituzioni diverse, a partire da quelle territoriali”. Un appello a strategie “non generiche” è venuto dall’on. Luca Rizzo Nervo: dal livello nazionale a quello territoriale occorre mettere al centro dell’agenda politica il diritto al movimento, al benessere e al gioco. Anche per questa ragione - ha concluso Rizzo Nervo - dire che tutto lo sport è il Coni significa spostare il problema”.
A fine mattinata sono state presentate le buone pratiche realizzate dalla Uisp sul territorio in collaborazione con le Asl, le amministrazioni locali e le Regioni per il diritto al gioco e al movimento. Sono intervenuti: Stefano Pucci, Lombardia “Modellizzazione del percorso di continuità di cura e assistenza della persona cronica: progetto di sperimentazione “Gorla” (Milano); Maria Pina Casula, Sardegna “Accordo Quadro Regione Sardegna: politiche e buone pratiche per gli stili di vita nel setting comunità”; Francesca Brienza, Lazio, “Promuovere la salute e il diritto al movimento per la grande età in collaborazione con l’Università Foro Italico di Roma”; Giuseppe De Ruggieri, Basilicata, “Protocollo di intesa tra Uisp Basilicata e Dipartimento sulle politiche alla persona della Regione Basilicata”; Manuela Claysset, responsabile Politiche di genere e diritti Uisp, “L’esperienza di Enna: advocacy per i diritti delle donne nello sport”.
Dall'evento sono nate diverse possibilità di sviluppo delle azioni del progetto Uisp. In particolare attraverso la collaborazione con il Parlamento, l'ANCI e il Comitato delle Regioni, che hanno colto l'occasione di questo evento per coinvolgere la Uisp in iniziative ed eventi importanti, di livello nazionale ed europeo, in programma per la prossima primavera.
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Nella seconda parte della giornata, dalle 14 alle 17, si è tenuta la tavola rotonda "Politiche di inclusione e diritto allo sport per tutti", sessione di approfondimento di una delle tematiche oggetto dell'azione di advocacy della Uisp, quella relativa al diritto di accesso alla pratica dello sport per rifugiati, richiedenti asilo e migranti. Carlo Balestri, responsabile Uisp Politiche internazionali e membro dell'esecutivo dell'ISCA, ha affermato che: "Il progetto è riuscito a trasferire la modalità europea di fare advocacy nei territori dove agisce l'Uisp, dando una dimensione europea al lavoro che l'Uisp svolge quotidianamente. Un risultato che, da un lato ha sostenuto la Uisp e dall'altro le ha permesso di promuovere e dare visibilità a livello europeo alla qualità e valore del proprio lavoro. Anche la costruzione del tavolo di lavoro pomeridiano sul tema dei rifugiati, con la partecipazione di una pluralità di voci, di esperti e soggetti che sono stati nostri compagni di strada negli anni, ci permette di sostenere lo sviluppo di una coalizione per affermare il diritto umano al movimento e allo sport per tutti, creando la sinergia utile a elaborare strategie e proposte adeguate per fare fronte alle sfide causate dal nuovo decreto sicurezza".
Alla tavola rotonda hanno partecipato, tra gli altri: Luigi Maria Vignali, direttopre generale Cittadini Italiani all'estero e politiche migratorie del ministero degli Esteri; Mauro Valeri, Unar; Alberto Urbinati, presidente Liberi Nantes; Paola Fierro, Asgi-Associazione Studi Giuridici sull'immigrazione; Valentina Rinaldi, Unhcr; Daniela De Angelis, strategie e responsabilità sociale della FederRugby; Franco Pascucci, coordinatore del settore giovanile scolastico Figc Lazio; Fabio Appetiti, AIC-Associazione Italiana Calciatori. (I.M. e Raffaella Chiodo Karpinsky)
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