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Archeogiocando: l'avvio del nuovo progetto Uisp 383

Il progetto coinvolgerà nei prossimi 12 mesi 500 ragazzi e ragazze delle scuole superiori di primo grado di nove località italiane

Prende formalmente avvio oggi, venerdì 15 luglio 2016 Archeogiocando: co-progettazione di percorsi sportivi per la fruizione attiva del patrimonio culturale, il nuovo progetto Uisp nazionale finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito della Legge 383 di promozione sociale. Il progetto coinvolgerà nei prossimi 12 mesi  500 ragazzi e ragazze delle scuole superiori di primo grado di nove località italiane (Aosta, Brescia, Fabriano, Gorizia, Matera, Oristano, Perugia, Taranto, Trapani) impegnati nell’ideazione e progettazione di percorsi sportivi da realizzare nei siti archeologici del territorio.

“Il progetto – afferma la responsabile nazionale Marta Giammaria - vuole incidere sugli atteggiamenti culturali dei giovani dai 10 ai 14 anni, in una fascia d’età cruciale e poco propensa ad interessarsi al patrimonio culturale del nostro Paese, cosa che avviene soprattutto tra quegli adolescenti  in condizioni di svantaggio sociale, spesso meno stimolati dal nucleo familiare e con minori possibilità economiche per fruirne appieno.

Ed è proprio sull’orientamento culturale che vogliamo influire, formando i ragazzi con un’azione educativa che li avvicini ai beni ambientali, storico-artistici del territorio promuovendone la valorizzazione, tutto questo grazie alla collaborazione con le scuole, con le Soprintendenze dei Siti archeologici e con la struttura di attività Uisp nazionale Giochi. Infatti l’obiettivo specifico di Archeogiocando è quello di proporre ai giovani modalità di fruizione del patrimonio culturale più stimolanti e innovative, in particolare esplorando le potenzialità dei siti archeologici come spazi di aggregazione a carattere sportivo oltre che di interesse prettamente culturale. In questo senso la nostra priorità è fare in modo che i parchi archeologici possano diventare loro, del gruppo, dei ragazzi e vissuti come ambiente e scenario per praticare sport e socializzare tra loro ampliando al contempo le conoscenze storico-culturali dell’ambiente in cui vivono.

E’ un progetto ambizioso e innovativo perché con il binomio sport e cultura si vuole contribuire ad alimentare il senso di appartenenza e di identità dei giovani, creando  importanti occasioni di crescita personale e di promozione di forme di cittadinanza attiva con ricadute anche sullo sviluppo sociale ed economico del territorio. L’Uisp proverà a mettere in relazione questi due mondi. Vogliamo fare della sport  un protagonista attivo affinché venga riconosciuta la sua funzione di incubatore di cultura che può aprirsi alle reti sociali e istituzionali dei territori: è una sfida organizzativa, culturale, politica che richiede elasticità, voglia di affrontare il rischio, per agire attraverso modalità non consuete.”

 

“La metodologia - prosegue Silvia Saccomanno, coordinatrice nazionale del progetto - mira alla responsabilizzazione ed al protagonismo attivo dei ragazzi: saranno loro infatti ad ideare le pratiche sportive e l’evento finale locale da realizzare nei siti archeologici individuati. Il tutto declinato a seconda delle caratteristiche ambientali e archeologiche del territorio stesso. Il nostro intento è anche quello di cercare di rendere compatibili gli spazi temporali di vita degli adolescenti, provando, ad esempio, ad avvicinare il binario del tempo scolastico a quello extrascolastico. Verranno quindi avviati in orario curriculare laboratori sperimentali dove i ragazzi, supportati dagli insegnanti e dagli operatori Uisp, approfondiranno anche la conoscenza degli sport delle origini (tiro con l’arco, corsa, salto in alto etc…), costruendo ove possibile anche strumenti sportivi come archi, remi x vogare che poi proveranno ed utilizzeranno nelle uscite en plein air in orario extra-curriculare”.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             

“Come per gli altri progetti 383 - conclude Giammaria  - elemento qualificante di questa sperimentazione è la valutazione scientifica del progetto e se vogliamo essere coerenti con quanto ci stiamo dicendo, prima di tutto la valutazione di impatto riguarderà la nostra capacità associativa di creare reti con gli adolescenti e raggiungere con loro gli obiettivi che ci siamo proposti, in questo caso la maggiore fruizione del patrimonio culturale da parte loro”.

 (Fonte: Ufficio progetti Uisp)

 

 

 

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