Che cosa significa questo per l’Uisp?
“E’ necessaria una nuova consapevolezza nei valori che si promuovono e nuova responsabilità sociale delle proprie azioni. Questo presuppone anche un cambio di mentalità nelle relazioni interne all’associazione e in quelle esterne. Occorre anche la capacità di essere veloci e cogliere il momento. Aziende come la Benetton, tanto per fare un esempio, hanno deciso di dirottare i propri investimenti pubblicitari verso iniziative di sport sociale e non più verso le attività di alto livello agonistico. Anche il pubblico e i potenziali soci vanno coinvolti sulla base di nuove modalità. Le persone chiedono all’Uisp: che cosa possiamo costruire insieme? Non solo le persone, anche le imprese, le istituzioni e le Fondazioni”.
Anche le Fondazioni vedono nello sport sociale un possibile canale di impegno?
“Stanno incominciando a farlo. Cito il caso della Fondazione della Cassa di Risparmio di Modena che ha lanciato un bando sullo sport. Per auspicare che questi soggetti proseguano su questa strada c’è bisogno, lo ripeto, di strumenti di responsabilità e trasparenza come il bilancio sociale”.
Notizie interessanti per il futuro…
“Il bilancio sociale è uno strumento di comunicazione che può servire all’Uisp anche per focalizzare meglio la propria identità, creare una più robusta cultura dell’innovazione e arrivare a definire un codice etico condiviso. Il sistema sportivo riflette un modello organizzativo troppo conservatore: l’Uisp, attraverso il bilancio sociale, può diventare un incisivo agente d’innovazione. Su questo profilo caratterizzante, anche identificativo della sua storia, l’Uisp potrebbe intercettare nuove opportunità e nuove risorse. Inoltre potrebbe ulteriormente qualificare il rapporto con i propri soci che è già molto alto, come ci indicano le due esperienze pilota avviate in Emilia Romagna e in Toscana”.
Qual è l’obiettivo finale del progetto?
“Qualificare i nostri dirigenti per predisporre uno strumento come il bilancio sociale capace di leggere ed adattarsi alle varie realtà territoriali. Abbiamo scelto di partire con la formazione perché significa costruire coscienza e consapevolezza. La cultura e l’attenzione amministrativa costituisce un tratto caratterizzante degli sforzi che questa associazione sta compiendo sul terreno dell’innovazione. La fase che stiamo attraversando ci richiede uno sforzo eccezionale ed il gruppo dirigente della nostra associazione è in prima fila, ancora una volta, sui temi della responsabilità e della trasparenza".
(I.M.)
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