Progetti

Capitan Uncino Uisp prende il largo da Civitavecchia

Sabato 10 novembre via all'avventura del nuovo progetto Uisp in 8 città, per rendere protagonisti i giovani e costruire una barca

Sta per prendere alzare le vele il nuovo progetto Uisp “Capitan uncino: in mare aperto per tutte le abilità", che prevede lo sviluppo di laboratori sperimentali in otto città per la costruzione e l'utilizzo di barche a vela ad opera di gruppi di ragazzi disabili e normodotati. I ragazzi saranno coinvolti attivamente, dalla progettazione alla realizzazione, fino al varo e all'utilizzo delle barche. Le prime città a partire con le attività saranno Civitavecchia e Tricase, in provincia di Lecce.
A Civitavecchia sabato 10 novembre è prevista la presentazione del progetto e la giornata iniziale di formazione dell'equipaggio. Abbiamo chiesto alla coordinatrice locale del progetto, Stefania Di Iorio, il programma di questo primo incontro. “Presenteremo il progetto a tutti i ragazzi che parteciperanno: vorremmo entusiasmare i ragazzi e coinvolgerli andando subito sul concreto. Lavoreremo con tre associazioni che copriranno ognuna un ambito del lavoro: la costruzione dell’imbarcazione, la realizzazione delle vele e le esercitazioni in barca per il primo contatto con il mare. Sabato 10 ognuna avrà il proprio spazio e presenterà i laboratori in tre stand che i ragazzi gireranno in libertà. In tutto saranno circa cinquanta, venti disabili e trenta normodotati. Vogliamo lasciare libertà ai ragazzi per la scelta dei laboratori. Agire liberamente è la parola d’ordine, seguendo le proprie predisposizioni: oltre ai laboratori ci sarà anche l’attività di documentazione fotografica e ufficio stampa, con la redazione di un diario di bordo”.

I prossimi appuntamenti quali saranno?
“Le associazioni che ci ospiteranno hanno dato disponibilità per incontri settimanali a partire dalla seconda metà di novembre, solo per le esercitazioni pratiche gli incontri saranno ogni 15 giorni. Per le regole della filibusta invece vorremmo organizzare riunioni plenarie, a partire dal 13 dicembre, in cui far incontrare tutti i ragazzi insieme, per scegliere il nome della barca e creare maggiore integrazione tra i ragazzi”.

A Tricase si parte con due incontri il 17 e il 24 novembre, Francesco Ferraro, dell'Associazione Magna Grecia mare, è il coordinatore locale. “Nelle prime due giornate accoglieremo le varie associazioni di Tricase e delle località vicine insieme ai ragazzi che parteciperanno al progetto. Formeremo tre gruppi di ragazzi che si dedicheranno rispettivamente alle tre attività che porteremo avanti fino a maggio: costruzione della barca, filibusta, marineria e navigazione, e documentazione fotografica delle attività. Noi siamo una scuola di vela e antica marineria, le attività di marineria spazieranno dai nodi alla cucina marinaresca. I ruoli saranno scambiati tra i ragazzi nel corso del lavoro, per far loro provare tutte le esperienze. Cercheremo comunque di indirizzarli verso l’attività che rispecchi maggiormente preferenze e interessi, fondendo i cinquanta ragazzi in gruppi di circa 15 persone, equamente suddivisi tra normodotati e disabili”.

Quali sono i passi successivi del progetto?
“Le attività vere e proprie partiranno a gennaio per arrivare a maggio al varo della barca. Da adesso a gennaio ci saranno altri incontri, in cui ogni gruppo eleggerà i propri comandanti e mastri e ci sarà occasione di conoscersi maggiormente”. (E.F.)