Progetti

Compagni di cordata: il nuovo progetto nazionale Uisp, legge 383

Interventi nell'area del disagio mentale e fisico, attraverso l'attività in ambiente naturale. Parlano M. Giammaria e S. Cannavò
Gli sport invernali, in ambiente naturale utilizzati per l’inclusione delle diverse abilità: questo l’obiettivo del nuovo progetto nazionale Uisp, “Compagni di cordata”. Il progetto è arrivato tra i primssimi nella graduatoria approvata dall’Osservatorio nazionale per l’associazionismo sociale del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. “Compagni di cordata” nasce per dare continuità ad un filone di interventi Uisp che si rivolge a persone con disagio mentale, disabilità intellettive, psichiche, fisiche e/o sensoriali. Il percorso ha avuto tappe importanti in questi anni come i progetti Sportiva...mente del 2009/2010, Capitan Uncino e quest'anno da Abili per lo Sport. “L'ufficio progetti è quindi partito dalla volontà di riconfermare uno dei capisaldi della mission dell’Uisp – spiega Marta Giammaria, responsabile ufficio progetti nazionali Uisp - elaborando un progetto che favorisse la partecipazione e l'integrazione di questo specifico target attraverso la pratica sportiva. Tali attività, con particolare riferimento agli sport invernali nel nuovo progetto 383, sono infatti strategiche per un'associazione che si occupa di sportpertutti, e sono centrali per la promozione della salute come bene comune e per l'empowerment personale. L’Uisp inoltre utilizzerà questa opportunità di finanziamento ministeriale anche come leva per l’innovazione: in tal senso le attività sportive invernali e in ambiente naturale, rappresentano sicuramente un modello innovativo per esplorare le potenzialità dei soggetti disabili in situazioni complesse e per far emergere la loro forza motivazionale e la capacità di fare gruppo tra loro e con normodotati”.

Come per Capitan Uncino, dove l'iter progettuale è stato portato avanti in sinergia con la Lega vela Uisp, così anche per Compagni di Cordata si sottolinea la collaborazione con la Lega montagna Uisp e il Coordinamento neve. Santino Cannavò, presidente Lega montagna Uisp, è il responsabile del progetto e ci ha raccontato l’idea alla base della proposta Uisp: “Noi pensiamo che non esista un’abilità che comprenda ogni abilità, ma che sia formata da una somma di attitudini che possono variare, anche in base al contesto. In certe condizioni è la preparazione personale e il modo di affrontare i fatti che determina l’abilità, così qualsiasi persona che possa avere degli ambiti di disabilità può ribaltare in situazioni specifiche la definizione iniziale di abile o disabile. Con questo progetto intendiamo b>abbattere il muro tra abile e disabile, attraverso la collaborazione e la messa alla prova delle abilità di tutti”.
“Il progetto prevede di creare in ogni città un gruppo formato da persone con e senza disabilità che si sperimentino in attività di montagna invernale - continua Cannavò - mettendo al centro come strumento necessario il corpo e provando a trovare sempre nuove abilità, ad esempio nella conduzione di un gruppo o di un evento sportivo in ambiente. Potremo scoprire che una persona disabile nella vita quotidiana diventa abile nell’azione. Attraverso le uscite sul campo si favorirà la conoscenza del proprio corpo, dei propri limiti e potenzialità. Vogliamo smontare il concetto pietistico di attività adattata per disabili, affrontando quindi anche un aspetto culturale”.
Il progetto coinvolge 10 regioni e altrettanti comitati Uisp e quattro Enti parco. Le località sono: Ivrea, Savona, Avellino, Pistoia, Parma, Belluno, Trento, Sassari, Nebrodi, Lazio. I beneficiari diretti saranno circa duecento: in ogni territorio si creerà il gruppo e si partirà con attività preparatorie e formative per poi passare alle iniziative in ambiente. Il momento conclusivo si terrà all’interno di Neveuisp 2015. (E.F.)

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