Progetti

Compagni di cordata Uisp: oggi dal savonese ai Nebrodi

Domenica 15 marzo escursioni nel savonese e nei Nebrodi. Ieri escursioni dei gruppi della Campania, di Ivrea e Belluno
Prosegue "Compagni di cordata" Uisp. Domenica 15 marzo si tiene una passeggiata con le ciaspole del gruppo savonese. Domenica 15 marzo il gruppo dei Nebrodi, invece, affronterà l'ultima uscita in ambiente. Il progetto sfrutta la caratteristiche degli sport invernali in ambiente naturale per favorire l’inclusione, all’interno dello stesso gruppo, tra persone con e senza disabilità ed è finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali attraverso la legge 383 di promozione sociale.
Sabato 14 marzo ci sono state escursioni del gruppo della Campania con trekking e arrampicata, del gruppo di Ivrea e di quello di Belluno.

Sabato 7 e domenica 8 marzo si sono svolte le uscite residenziali dei gruppi di Trento e Parma che partecipano al progetto Uisp “Compagni di cordata”.
Per guardare il video con le immagini delle uscite di Parma e Trento clicca qui

Maria Chiara Pavesi, volontaria che ha seguito il progetto trentino insieme alla coordinatrice Roberta Lochi, ci ha raccontato la due giorni: “Sabato abbiamo raggiunto una falesia a Spezzano, località vicino Trento, dove abbiamo trascorso la mattinata ad arrampicare, tutti i ragazzi hanno sperimentato la disciplina, secondo le proprie abilità. I normodotati hanno arrampicato bendati, per provare le sensazioni e le difficoltà delle diverse abilità, ed abbiamo sperimentato il contatto con vari tipi di roccia per mettere alla prova la nostra sensibilità. Ho riscontrato un forte coinvolgimento: i ragazzi che all’inizio dimostravano poco interesse invece sono diventati entusiasti delle attività e del progetto. Il pranzo si è svolto presso il rifugio sociale Erterle, gestito dall’associazione Montagna solidale, che ci ha ospitato anche per il pernotto”.
Il pomeriggio di sabato 7 febbraio è stato dedicato al gioco e al divertimento con le scivolate sulle camere d’aria, che hanno creato un momento di forte integrazione. “Si è formato un bel gruppo, come riconosciuto dai partecipanti stessi. C’è un forte senso di aggregazione che non è stato limitato dalle diversità. In serata abbiamo vissuto il rifugio in libertà, tra giochi, chitarra, e chiacchiere e domenica mattina siamo partiti con le ciaspole, verso malga Masi. È stata un’uscita emozionante perchè ognuno dei partecipanti è stato messo alla prova: la conclusione perfetta della prima parte del progetto, che abbiamo vissuto con grande partecipazione ed intensità. Ho visto fatica, ma anche sorrisi, la gioia di esserci e di fare questa esperienza insieme”.

Il gruppo di Trento ha concluso le uscite in ambiente e dal prossimo incontro inizierà a lavorare sullo storytelling. I ragazzi ipovedenti che partecipano al progetto provengono dalla cooperativa sociale Irifor, la stessa di cui fa parte anche Giovanni Fedel, e dal Centro di salute mentale di Trento. I ragazzi senza disabilità sono amanti della montagna che hanno deciso di aderire alla proposta dell’Uisp Trento.

I ragazzi di Parma sono stati sulle nevi di Prato Spilla (Pr): “La due giorni in montagna è andata molto bene – racconta Giulia Piccioni, coordinatrice locale del progetto - il tempo finalmente ci ha premiati e abbiamo trovato due giorni di sole. Il sabato mattina appena arrivati abbiamo preso il materiale a noleggio e il gruppo si è diviso per le due attività in programma: sci e snowboard. Per i ragazzi era solo la seconda volta sulla neve e nonostante ciò quasi tutti hanno voluto iscriversi al torneo di discesa in notturna: si trattava di un piccolo torneo aperto a tutti, nel quale i ragazzi si sono "buttati" con uno spirito e un entusiasmo degno di nota e chi non ha partecipato al torneo, ha fatto il tifo ai compagni".

“La serata l’abbiamo trascorsa in albergo, giocando a biliardino e "confondendoci" con la gente del posto. Per molti dei ragazzi l'esperienza di restare a dormire fuori insieme ad altri coetanei è stata molto importante, e li ha aiutati a sentirsi davvero parte di un gruppo. La domenica abbiamo ripreso i laboratori, aggiungendo anche una ciaspolata per chi non aveva ancora avuto la possibilità di provare questa esperienza. Verso le 17 siamo scesi verso la città, stanchi ma soddisfatti”. (E.F.)

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