Progetti

Corpo amico: dalla manifestazione delle donne al progetto sul rispetto e i sentimenti

La parola agli operatori coinvolti nel progetto
Agli occhi di un osservatore internazionale come il New York Times, l'Italia scandita dalle notti di Arcore, è "Un'opera Buffa", un modo gentile per riferirsi al degrado che il premier ha gettato su di sé e sull'intero paese a suon di bunga bunga, escort minorenni e ville all'Olgiettina. E mentre i quotidiani vendono, e lo share sale, l'Italia, uno stivale che assomiglia sempre più ad un tacco a spillo, ha bisogno di una cura che non sia un?infermierina del premier.
Per questo l'Uisp oltre ad aderire alla manifestazione del 13 febbraio, rivendica un "paese che rispetti le donne" a partire dal progetto "Il corpo amico nell'educazione ai sentimenti e al rispetto": un percorso di sensibilizzazione e acquisizione di consapevolezza di sé e delle differenze di genere, in corso di svolgimento in 9 città italiane. Laddove i media parlano di "draghi, puttane o madonne", noi abbiamo cercato di indagare al fine di combatterli, gli stereotipi e i pregiudizi ricorrenti tra i giovani, raccogliendo le testimonianze degli operatori Uisp coinvolti nel progetto.

L'Uisp Varese insieme a molti studenti partecipa alla manifestazione di domenica per dare voce all'indignazione nei confronti dell'Alessandra Pessina, coordinatrice locale del progettoutilizzo mediatico del corpo delle donne, ormai ridotte a merce di scambio", ci spiega . Un'indignazione esternata con forza dopo la visione del documentario Il corpo delle donne di Lorella Zanardo.
Mi ha suscitato molta rabbia vedere come la tv e i media utilizzano le donne, cioè come bambole"; Dobbiamo avere il coraggio di mostrarci come siamo senza nasconderci dietro maschere, addirittura di silicone. Siamo donne nel vero senso del termine, dimostriamolo, scrivono in forma anonima alcune/i di loro. "Queste reazioni - prosegue la Pessina - ci hanno fatto capire che le nuove generazioni non si sono accorte di questa disparità tra i generi probabilmente perché cresciute con il modello culturale dominante veicolato dai media. Lo sportpertutti con il Corpo amico, servirà proprio a fornirne uno alternativo che ponga al centro la riscoperta del corpo come fondamentale strumento di relazione con sé stessi e con gli altri".

Diversa la situazione a Sassari: "dai focus group svolti in due delle classi che partecipano al progetto, emergono da un lato dinamiche relazionali tra i sessi piuttosto conflittuali, dall'altro - racconta l'educatrice Uisp Emanuela Serra - e soprattutto tra i ragazzi, una visione piuttosto retrograda della donna relegata al solo ambito domestico e familiare. Le frasi sono inequivocabili: i ragazzi si considerano superiori alle donne e sono loro stessi a raccontarcelo. Per intervenire sui modelli relazionali e sugli stereotipi via via emersi, stiamo utilizzando la bio-danza utile a favorire il contatto fisico reciproco. Ma una cosa è chiara: i ragazzi ci hanno chiesto di riflettere di più su questi argomenti, un segnale importante per noi dell?Uisp troppo spesso incentrati sul fare. Saremo in piazza, quindi a manifestare per la dignità della donna, sventolando la bandiera gialla dell'Uisp con la scritta "Il Corpo amico".
(S.S.A.)

CONTATTI

Ufficio progetti - Sede Uisp Nazionale
L.go Nino Franchellucci, 73 00155 Roma
Tel.: +39.06.43984350 - 345 - 346
Fax: 06.43984320
e-mail: progetti@uisp.it