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Da oggi nei cinema "Il Terzo Tempo", sport sociale in scena

Il film di Enrico Maria Artale affronta il tema dell'integrazione sociale dei detenuti attraverso lo sport.

Da oggi nelle sale italiane “Il terzo tempo”, uno sport movie diretto da Enrico Maria Artale che vede il suo protagonista Samuel, un ragazzo nato e cresciuto in condizioni difficili e violente, riprendere in mano la sua vita grazie alla dedizione ad uno sport: il rugby, disciplina sportiva ma anche maestra di vita. Dopo un periodo di detenzione Samuel, interpretato da Lorenzo Richelmy, viene affidato a Vincenzo, Stefano Cassetti, un assistente sociale che cresce da solo una figlia e allena la squadra locale di rugby. Dopo un periodo turbolento, i due scopriranno come il rugby possa diventare per loro un'opportunità.
È una storia di passione, rivelazione e riscatto sociale attraverso lo sport. “Il tema dello sport è poco trattato dal cinema italiano – racconta Enrico Maria Artale - probabilmente a causa di una dicotomia ancora esistente in Italia tra un mondo intellettuale e un mondo culturale per cui lo sport viene spesso messo ai margini. Il ruolo sociale dello sport è noto - continua - Ci sono molti programmi, cosiddetti di reinserimento, che utilizzano lo sport come mezzo per l’educazione alla legalità e all'integrazione”.
Anche l’Uisp tre anni fa ha lanciato il progetto “Terzo tempo”, che ha come target i ragazzi ristretti negli Istituti minorili di otto città italiane ai quali viene data un'opportunità attraverso lo sport.
“Questa tipologia di programmi è stata in parte ispirazione e documentazione per gli autori della pellicola”, racconta Alessandro Guida, uno degli autori del soggetto, che nel 2011 ha curato la regia dello spot, prodotto dall’Uisp, sul referendum dell’acqua, con Massimo Ghini. (Per guardare lo spot clicca qui).
Nel film il rugby non viene trattato da subito come programma di recupero, solo alla fine si intuiscono i risultati e gli effetti positivi che lo sport ha avuto su Samuel e sulla sua vita sociale.
Abbiamo ascoltato anche la testimonianza di Germano Gentile, uno degli attori del film, che nel 2012 è stato protagonista dello spot "Vivicittà la corsa per tutti", realizzato da Uisp e Menteplastica (Per guardare lo spot clicca qui). “Girare il film è stata un’esperienza formativa, non solo professionalmente, visto che per la prima volta mi sono cimentato nel ruolo di uno sportivo, ma anche e soprattutto a livello umano - racconta Germano, Ringo nel film - Durante gli allenamenti di preparazione al film e durante le riprese ho conosciuto il mondo del rugby e le sue grandi potenzialità. È uno sport di fatica, di forza, ma anche di grande lealtà in campo e sugli spalti. L’elemento costante è la fraternità, l’iniziativa del singolo non vince se non ha l’appoggio della squadra. Credo che lo sport, tutto lo sport, sia una buona chance per conoscere se stessi e per darsi quella possibilità di cui tutti abbiamo bisogno". Opera prima del giovane Enrico Maria Artale, "Il terzo tempo" è un buon film per avvalorare la forza dello sport per tutti. (di Francesca Spanò)

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