Due anni di pandemia stanno lasciando grandi e brutte cicatrici in tanti contesti: i giovani, in particolare, stanno dimostrando grandissime difficoltà, che si manifestano in episodi di violenza e disagio che sono sempre più frequenti. “Come agenzia educativa abbiamo un lavoro incredibile da mettere in atto - dice Manuela Claysset, responsabile politiche di genere Uisp - Ragazzi e ragazze ci stanno chiedendo aiuto, gli ultimi due anni hanno aggravato una situazione già complicata. Dalle scuole arrivano notizie e riflessioni che confermano la gravità della fase, le cause sono da imputare alla mancanza di socializzazione, di incontro, di attività motoria, che ha segnato la crescita di tanti adolescenti. Ora bisogna capire come recuperare, mettendo al centro le persone e la loro necessità profonda di relazione e confronto”.
Valorizzare lo scambio e puntare sulla relazione è l’intento del progetto nazionale Uisp, "Differenze - Laboratori sperimentali di educazione di genere nelle scuole medie superiori per contrastare la violenza sulle donne", che vede coinvolti 700 giovani delle scuole superiori, in 14 città d'Italia. Gli studenti e le studentesse sono protagonisti di un percorso di formazione, crescita, socializzazione, attraverso un lavoro di formazione e progettazione sui temi del contrasto alla violenza di genere e del linguaggio inclusivo. Il progetto è condotto in partnership con la Rete nazionale dei centri antiviolenza D.i.Re.
“Il progetto va avanti con modalità diverse sul territorio in base alle esigenze legate alla situazione pandemica - prosegue Claysset - quindi alcune città sono più avanti nel percorso, e stanno già lavorando alla parte comunicativa e ai prodotti che realizzeranno i ragazzi. Infatti, le classi coinvolte dovranno sviluppare un prodotto comunicativo che parli di contrasto alla violenza sulle donne e degli altri aspetti che hanno visto e conosciuto durante il progetto. L’obiettivo è produrre materiali che possano parlare anche ai loro pari, utilizzando il canale e lo strumento comunicativo che preferiscono, in base alle loro attitudini e ai loro interessi”.
Il nuovo appuntamento del progetto tra i banchi delle classi 4AF e 4MT del Liceo artistico statale Mario Festa Campanile di Melfi (Pz), infatti, ha dato inizio al modulo creativo: la tutor creativa Mariarosaria ha cominciato ad indirizzare gli alunni e le alunne nella creazione e realizzazione di un fumetto. A Trento la dott.ssa Alessia Tuselli del Centro Studi Interdisciplinari di Genere - CSG, ha incontrato la classe evidenziando come gli stereotipi permeino la nostra vita e le nostre azioni. Aiutati da due video tratti da serie tv, i ragazzi e le ragazze hanno analizzato comportamenti e linguaggi dei personaggi, tirandone fuori una lettura davvero accurata e matura per la loro giovane età.
In questi mesi i ragazzi e le ragazze sono entrati in contatto con tematiche importanti e complesse, attraverso lezioni frontali, laboratori sportivi ed esperienze di role playing: “Dalla violenza di genere, con il supporto dei Centri antiviolenza, al linguaggio e le discriminazioni nello sport, fino alle opportunità offerte dai servizi sul territorio. I diversi formatori hanno scelto di approfondire aspetti specifici, legati ad esempio all’uso dei cellulari e della tecnologia come strumento di controllo, oppure agli stereotipi in ambito sportivo e al tema del linguaggio. I laboratori sportivi e corporei hanno spaziato in attività diverse per promuovere il riconoscimento e l’accoglienza delle differenze”.
A Cremona, ad esempio, proseguono gli appuntamenti settimanali con i ragazzi e le ragazze della classe 2C indirizzo comunicazione del Liceo Sofonisba Anguissola: studenti e studentesse sono sempre più coinvolti nei laboratori di role playing che li vede protagonisti in moltissime attività sportive, con l'obiettivo di renderli partecipi e soprattutto consapevoli di quanto sia importante la collaborazione gli uni con le altre.
Il prossimo appuntamento condiviso e rivolto a tutte le città è fissato per mercoledì 16 febbraio, quando si terrà un incontro rivolto allo staff di progetto locale ma anche ai docenti delle scuole coinvolte: in questa occasione verranno presentati i materiali didattici curati da esperti del settore e rivolti agli studenti, ma anche a docenti e genitori. “Il comitato scientifico del progetto ha cercato di fornire materiali e strumenti che fossero utili a tutti i soggetti coinvolti e che li accompagnassero nel percorso svolto. Sono stato realizzato dieci diverso handbook, rivolti ai ragazzi, ai genitori e ai docenti. Ci siamo appoggiati ad esperti molto preparati, che compongono il comitato scientifico del progetto, in grado di affrontare i vari ambiti, violenza sulle donne, linguaggio paritario, stereotipi e discriminazioni nello sport, con le parole corrette e in modo chiaro e accessibile. Abbiamo scelto di inserire anche dua handbook sulle tematicheLgbt+, per dare maggiori strumenti, si tratta di questioni molto delicate strettamente connesse a bullismo e cyberbullismo, oltre che al linguaggio omo-lesbo-bi-transfobico. Sono prodotti di approfondimento e aggiornamento su questioni per noi importanti e sensibili, che crediamo possano essere utili anche a operatori ed educatori Uisp. Il nostro sport non è solo la parte tecnica, a maggior ragione se parliamo dei corpi delle persone: sono argomenti difficili ma trasversali, abbiamo l’opportunità di mettere in campo una rivoluzione gentile, che parta dall’attenzione verso aspetti specifici ma importantissimi. Il nostro obiettivo è dare continuità a questo lavoro e a questo approccio, ragazze e ragazzi ci hanno segnalato molte difficoltà ma anche tanta voglia di agire”.
Lo sport, come linguaggio per raccontare la parità e l'equità di genere, protagonista del progetto Uisp Differenze è stato raccontato nel servizio di Arca Communication, che descrive le attività svolte da studenti e studentesse a Cassano allo Ionio (Cs), in particolare quelle motorie, riprendendo alcuni momenti dei laboratori motori dedicati alla danza. GUARDA IL VIDEO
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