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Il 6 marzo si è svolta la nuova tappa del progetto Active Voice

Si è svolta il 6 marzo, presso la Facoltà di Sociologia dell'Università di Trento, la nuova tappa del progetto Active Voice. L'evento ha avuto lo scopo di dare risalto all'esercizio dell'advocacy che il Comitato Trentino dell'Uisp sviluppa ormai da diversi anni sul fronte della promozione della salute e di corretti stili di vita. 

In particolare questa volta si è concentrata l'attenzione sull'iniziativa realizzata con la pubblicazione della ricerca dal titolo "Chiudere il cerchio della cura" curata dalla dottoressa Elisa Bellè del Centro studi interdisciplinari di genere del Dipartimento di sociologia e ricerca sociale dell'Università di Trento. Lo studio disvela le specifiche problematiche ed esigenze che le donne che operano nel settore dell'assistenza e cura degli anziani esprimono riguardo l'attività fisica e lo sport. Tommaso Iori, presidente del Comitato Uisp Trentino, ci dice: "Abbiamo di recente firmato un protocollo di collaborazione con l'Azienda Sanitaria, ma già da tempo sono molte le collaborazioni avviate, dalla sperimentazione di nuovi modelli di welfare generativo alla promozione dell'attività motoria in un'ottica di riduzione delle disuguaglianze".

"'Chiudere il cerchio della cura' è un'ulteriore tassello di questo nostro impegno, che ci vede interlocutori delle istituzioni grazie alla nostra capacità di fare rete e di porci non come semplici fornitori di servizi, ma come protagonisti attivi nella coprogettazione e nella definizione delle possibili strategie per promuovere salute. In questo caso la collaborazione con il Centro studi interdisciplinari di genere del Dipartimento di sociologia dell'Università di Trento si è rivelata vincente, perchè ci ha permesso - pur con le poche risorse a disposizione - di analizzare un segmento di mondo del lavoro dove sarà necessario intervenire in modo qualificato e non improvvisato. Questa impostazione - prima analizzare e capire i fenomeni, poi ragionare sui modelli di intervento - ha fatto sì che questa piccola ricerca abbia incontrato l'interesse dell'Azienda Sanitaria e del Dipartimento salute e solidarietà sociale della Provincia autonoma di Trento, un interesse che speriamo possa tradursi in una efficace collaborazione".

All'incontro sono intervenuti Roberta Lochi, responsabile del settore Sani stili di vita del Comitato Uisp Trentino, i rappresentanti dell’Università di Trento, del Sistema sanitario locale e della Commissione pari opportunità della Provincia di Trento. Tra i relatori anche Manuela Claysset, responsabile politiche di genere e diritti Uisp, che ha illustrato il contesto dell'azione della Uisp in termini di promozione dello sport per tutti, diritti e pari opportunità facendo particolare riferimento alla Carta dei diritti delle donne nello sport realizzata dalla Uisp; Carlo Balestri responsabile delle Politiche internazionali Uisp, che ha descritto l'azione che la Uisp esercita a livello internazionale nella promozione del diritto al movimento di cui il progetto Active Voice è parte integrante ed è sviluppato in collaborazione con l’ISCA quale capofila del progetto stesso.

Infine, Raffaella Chiodo Karpinsky responsabile Uisp del progetto Active Voice ha descritto come l’appuntamento di Trento s'inquadri nell'ambito di una serie di attività ed eventi nazionali ed internazionali utili al rafforzamento e visibilità dell'advocacy della Uisp a favore dell'attività fisica e dei sani stili di vita per il benessere dei cittadini. Tra queste la pubblicazione di lingua italiana delle "Strategie per l'attività fisica 2016-2025" realizzate dall'Ufficio per la Regione Europa dell'OMS. La pubblicazione che risulta essere uno strumento a supporto delle azioni di advocacy verso istituzioni e società civile della Uisp nei diversi territori e a livello nazionale, ha avuto il suo battesimo in occasione di un evento organizzato dalla Uisp stessa presso la Camera dei Deputati il 6 aprile del 2016 e successivamente il 2 dicembre nell'ambito di un altro progetto (Impala.net) sul tema della promozione dell'attività fisica alla presenza del dr. Joao Breda dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. (a cura di Raffaella Choiodo Karpinsky)

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