Progetti

Il 7 luglio ai Mondiali Antirazzisti i risultati di "Diritti in campo"

Il progetto Uisp per l'integrazione attraverso lo sport, presenta i risultati di un anno di attività. Intervista a C. Stinghi

"Diritti in campo: sportpertutti per una società interculturale", il progetto Uisp che intende favorire l’integrazione degli immigrati attraverso lo sport, è intervenuto in otto città italiane, coinvolgendo stranieri e italiani in attività sportive e di formazione. I risultati e le prospettive del progetto verranno illustrati in un convegno che si terrà sabato 7 luglio a Bosco Albergati (Mo), all’interno dello spazio dei Mondiali Antirazzisti. 

Il programma dell’incontro prevede l’apertura di Chiara Stinghi, responsabile del progetto e del settore Integrazione e multiculturalità Uisp, seguita dagli interventi di Antonio Borgogni, Simone Digennaro e Erika Vannini dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale. Ci sarà anche un momento dedicato alle esperienze delle città raccontate dai referenti locali e dai partecipanti, la chiusura sulle prospettive del progetto sarà affidata a Marta Giammaria, Coordinatrice del progetto. 

“Nel convegno, evento conclusivo del progetto - spiega Chiara Stinghi - riporteremo i dati del monitoraggio finale, con la partecipazione anche delle città che hanno preso parte al progetto, i coordinatori e le squadre che hanno seguito l’attività durante l’anno. Molte di queste squadre sono iscritte ai Mondiali Antirazzisti e, oltre a prendere parte ai tornei, saranno presenti al convegno. L’Università di Cassino che ha seguito il monitoraggio dell’intervento presenterà i dati finali, riportando le varie realtà territoriali: uno degli obiettivi che ci eravamo dati era individuare buone pratiche e una metodologia di lavoro con lo sport come strumento di integrazione. I risultati sono positivi: c’è stata una buona partecipazione di tutte le città coinvolte, con circa 800 sportivi, sia italiani che migranti e un centinaio di tecnici, arbitri, dirigenti. Oltre alla partecipazione, un altro obiettivo era la costituzione di società sportive e anche in questo ambito abbiamo avuto ottimi risultati. Quasi tutte le realtà partecipanti hanno costituito società sportive, in alcune città anche più di una. Siamo andati oltre le nostre aspettative, a riprova del fatto che abbiamo individuato un’esigenza reale”.

Quali sono le prospettive future del progetto?

“Abbiamo ipotizzato uno sguardo al futuro, chiedendoci come proseguire il percorso, soprattutto per capire se la metodologia individuata può esser proposta in altre città, diventando una risorsa a disposizione di tutta l’associazione”. (E.F.)