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"Il Calciastorie": i giovani parlano di integrazione con il calcio

Sta entrando nel vivo “Il Calciastorie”, progetto nazionale lanciato da Uisp e Lega calcio di serie A per diffondere la cultura dell’integrazione attraverso il calcio. Martedì 9 dicembre si terrà a Cesena l'incontro con i ragazzi e le ragazze del Liceo Ginnasio statale "Vincenzo Monti". La manifestazione si terrà nei locali della scuola e parteciperanno i giocatori del Cesena calcio.

A causa del maltempo è stato rinviato ai prossimi giorni l'incontro che avrebbe dovuto tenersi a Genova oggi, venerdì 28 novembre. La scuola che lavorerà con l’Uisp e la Lega calcio è il Liceo scientifico Lanfranconi, nel quartiere Sestri ponente. Protagoniste saranno due classi, una prima e una seconda, per un totale di circa cinquanta studenti tra i quattordici e i quindici anni.

“Obiettivo di “Il Calciastorie” è trasmettere memoria e storia, valori sociali e passione per lo sport – dice Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp - Grazie ad un gioco popolare come il calcio e al fianco della Lega di serie A e degli altri partner, riusciremo a dialogare con i ragazzi nelle scuole, che sono le principali agenzie formative insieme a università, famiglia e sport”.

“L'evento verrà sicuramente recuperato prossimamente – spiega il coordinatore locale del progetto, Tommaso Ricci -Avevamo in programma di coinvolgere tutta la scuola in questa giornata di apertura in cui avremmo presentato obiettivi e percorso del progetto".

In occasione degli eventi di presentazione del progetto verrà proiettato il documentario realizzato da Sky con Federico Buffa, sulla storia di Arpad Weisz: allenatore ungherese di origini ebraiche che guidò il Bologna alla vittoria di due campionati tra il 1935 e il 1937. L’anno successivo, dopo la promulgazione delle leggi razziali, Árpád Weisz fu costretto a fuggire prima a Parigi e poi nei Paesi Bassi. Da lì, dopo l’occupazione nazista, fu deportato ad Auschwitz, dove morì con i familiari nel 1944.
Per guardare il documentario clicca qui

La storia di Weisz è emersa dall’esperienza pilota di Bologna durante lo scorso anno scolastico: “Vogliamo scrivere storie di sport che non siano solo numeri – prosegue Ricci - a Genova ci aiuterà l’esperienza di Eddie Firmani, che giocò alla fine degli anni ’50, prima nella Sampdoria e poi anche nel Genoa, un cittadino bianco sudafricano che ha vissuto una sorta di emigrazione al contrario. Mentre il governo bianco sostenitore dell’apartheid favoriva l’immigrazione di persone bianche lui andò prima in Inghilterra e poi in Italia. A partire da questa vicenda inviteremo i ragazzi a cercare altre storie che raccontino il calcio attraverso processi, riusciti o falliti, di integrazione. Gli studenti saranno coinvolti in laboratori e attività su integrazione e antirazzismo e alla fine del percorso dovranno realizzare un loro elaborato sul tema, nella forma che sceglieranno, dal racconto al filmato, dalla canzone al manifesto”.

Il progetto, che si avvale della collaborazione di ministero del Lavoro, Associazione Italiana Calciatori (Aic), Panini, Sky (Sport) e Telecom, entrerà negli istituti superiori delle città sede delle squadre di serie A con incontri e iniziative con studenti, giornalisti, calciatori e scrittori. Verranno raccontati o riscoperti i profili spesso poco noti di calciatori protagonisti di storie di integrazione e impegno contro il razzismo e le discriminazioni.

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