Progetti

Il corpo amico: progetto rivolto agli adolescenti per ribellarsi agli stereotipi

Il corpo delle donne parla: imparare a conoscerlo e ad ascoltarlo può essere un argine alla violenza che dilaga, a livello sociale e individuale. Paola Lanzon, responsabile del Coordinamento donne Uisp, fa il punto sul progetto nazionale
Il corpo delle donne parla: imparare a conoscerlo e ad ascoltarlo può essere un argine alla violenza che dilaga, a livello sociale e individuale. Le cronache quotidiane dovrebbero far riflettere e inorridire, invece no, la violenza esplicita o sotto traccia, continua ovunque, tra le mura domestiche e fuori. Proponiamo ai ragazzi di smettere di imitare e ricominciare a creare, metterci fantasia e sentimento nelle relazioni tra di loro.
Le donne fanno così per abitudine?: Paola Lanzon, responsabile del Coordinamento donne Uisp, fa il punto sul progetto Il corpo amico che l'associazione ha lanciato dalla fine dell'estate, nell'ambito della legge 383.

Dura un anno e coinvolge nove città italiane, dal nord al sud: Torino, Varese, Trieste, Imola, Firenze, Orvieto, Pesaro, Sassari, Lametia Terme. Il progetto si rivolge agli adolescenti e l'appello è quello di non cedere agli stereotipi: le differenze di genere sono una ricchezza per tutti perché saper gestire corrette relazioni tra i sessi valorizza l'autonomia e il rispetto di ciascuno. Quindi: incontri, laboratori corporei, danze, arti orientali e tanto altro. L'Uisp la chiama educazione civica dei sentimenti: In ballo ci sono i diritti delle donne, che rivendicano dignità e autonomia nelle proprie scelte di vita, prosegue la Lanzon. Così come è scritto nella Costituzione, quando si parla dell'attuale distacco tra politica e società, in mezzo c'è proprio il problema della rappresentanza: che oggettivamente non fornisce una fotografia reale della società. Per questo al centro del progetto abbiamo posto un problema culturale: il riconoscimento dei diritti e il rispetto reciproco, partendo dalla conoscenza del corpo.

Ci sono poi i temi dell'ambiente e della solidarietà, le scelte strategiche dell'Uisp. Il corpo è il primo ambiente, è confronto con se stessi, uno strumento per decodificare il linguaggio dei media. Proviamo a costruire con i giovani e per il futuro un ambiente accogliente. Poi solidarietà: tra generi, tra persone, tra diversi. Anche in famiglia, nei rapporti e nei lavori.
Per caso, il progetto parla anche alla stessa Uisp? Ci sono molti problemi antichi nel mondo sportivo, che è uno spaccato fedele della società e anche nell?Uisp incontriamo alcune incongruenze. L'associazione, in automatico, non va nella direzione che noi chiediamo, va stimolata. Penso, ad esempio, che vadano stabilite e rispettate le quote tra sessi nella composizione degli organismi dirigenti. C'è bisogno di un cambio di stile e di modalità. Ricorro ad una citazione, tanto per capirci: non si può abbattere la casa del padrone utilizzando gli strumenti del padrone.

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