Progetti

Il valore delle “Differenze” nel nuovo progetto nazionale Uisp  

Laboratori sperimentali di educazione di genere nelle scuole medie superiori per prevenire e contrastare la violenza sulle donne. Parla M Claysset 

 

Il progetto Uisp “Differenze” partirà il 1 marzo e, in quindici mesi di lavoro, coinvolgerà ragazze e ragazzi di quattordici regioni italiane in una campagna di comunicazione che mira a contrastare la violenza di genere, abbattendo gli stereotipi.

Alla base del progetto vi è la constatazione che, nonostante gli innegabili progressi conseguiti negli ultimi decenni, il fenomeno della disparità di genere, che sfocia frequentemente in discriminazione o vera e propria violenza ai danni delle donne, è ancora drammaticamente presente. Alla base di questo fenomeno si evidenzia un problema di natura culturale: nella nostra società, infatti, persistono ancora, elementi di una cultura che definisce le caratteristiche del maschile e del femminile e dei relativi ruoli nella società sulla base di pregiudizi e stereotipi di genere, dalla forte portata discriminatoria nei confronti delle donne.

Il progetto Differenze si rivolge a giovani tra i 13 e i 19 anni per condividere con loro un percorso di riflessione e crescita individuale sui temi della parità di genere, attraverso l’attivazione di 14 laboratori scolastici in altrettante città italiane, volto a scardinare stereotipi discriminatori nei confronti delle donne e condurre a cambiamenti nei comportamenti, individuali e collettivi, basati su di essi.

“L’Uisp è impegnata contro il fenomeno della violenza da molto tempo, in particolare a fianco di Dire-Donne in rete contro la violenza - spiega Manuela Claysset, responsabile politiche di genere e diritti Uisp - con cui abbiamo imparato a conoscere le varie facce della violenza. Vogliamo andare oltre per capire meglio questo fenomeno e soprattutto prevenirlo. I laboratori del progetto Differenze prevedono anche attività che mettono al centro il corpo e la corporeità, affinchè i giovani possano superare l’immagine stereotipata del loro genere e acquisire maggiore libertà e autonomia”. 

Il progetto Uisp intende lavorare sui linguaggi, quello corporeo e quello comunicativo dei social media, partendo dalla consapevolezza che una cultura crea, mantiene e trasmette i suoi stereotipi soprattutto attraverso i linguaggi, e per poterli scardinare bisogna iniziare da lì. Al servizio del percorso sul linguaggio corporeo viene messo lo sport, in particolare le discipline orientali e tecniche di dialogo corporeo, che verranno utilizzati come strumenti di riflessione e crescita personale, poiché consentono di approfondire rispettivamente la conoscenza del proprio comportamento (con l'emersione di stereotipi radicati) e del proprio corpo, delle proprie risorse emotive e psicologiche.

“Sul territorio l’Uisp lavora da tempo su questi temi insieme alla rete Dire - prosegue Claysset - questa condivisione ci ha portato a ragionare sul tema e a decidere di affrontare questo percorso insieme a tanti giovani. Sarà un’occasione di formazione e sensibilizzazione, praticata attraverso nuove e diverse modalità, come giochi di ruolo, attività di comunicazione informale, per arrivare a produrre materiali di comunicazione rivolti ai loro pari”. (Elena Fiorani)

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