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Incontro a Madrid per il progetto europeo Sentry Sport

Il 23 e 24 febbraio i partner si sono riuniti per pianificare le prossime azioni in vista degli eventi conclusivi del progetto. Parla D. Conti

 

Giovedì 23 e venerdì 24 febbraio si è svolta a Madrid la penultima riunione internazionale del progetto Sentry Sport, supportato dal Programma Erasmus+ sport dell’Unione Europea e coordinato dall'Uisp. L’incontro è stato organizzato dal partner spagnolo Red Deporte y Cooperacion, che si occupa oltre che di lotta al razzismo anche di progetti di cooperazione internazionale in Sud America e in Saharawi. Il primo giorno i partner sono stati ospiti nel loro nuovo ufficio situato al Barrio del Pilar uno dei più popolosi di Madrid e con un'alta percentuale di comunità etniche differenti.

Per l’Uisp erano presenti Daniela Conti, responsabile Politiche per la cooperazione e interculturalità; Marta Giammaria, responsabile Ufficio Progetti; Marco Proto, avvocato e collaboratore Uisp Caserta; Davide Valeri, sociologo e Nicola Tucci, responsabile parte amministrativa del progetto.

Siamo molto soddisfatti di come si sta concludendo il percorso progettuale - ha commentato Daniela Conti - nonostante la difficoltà di aver cominciato nel periodo pandemico che ci ha costretto a lavorare per il primo anno solo via web, alla fine il consorzio ha lavorato molto bene insieme. I partner hanno tutti dato il loro apporto per completare ogni azione, hanno apportato molte competenze nuove alle discussioni e siamo convinti che si possa continuare un lavoro di questo tipo anche per il futuro. Nel frattempo siamo davvero soddisfatti dei materiali che stiamo producendo, che sono scaricabili dal sito internazionale sentrysport.org, e che speriamo possano essere utili all’interno di tutte le organizzazioni sportive per un lavoro di aggiornamento formativo a tutti i livelli”.

La riunione è stata importante per programmare la chiusura e la divulgazione degli ultimi documenti previsti nel progetto, in particolar modo le “Lessons learned”, le lezioni apprese in questi mesi di sperimentazione della metodologia proposta dal progetto, e le “Policy Reccommendations”, i consigli da trasmettere a chi prende le decisioni politiche sia a livello governativo che all’interno della organizzazioni sportive.

Dal primo confronto e dalla raccolta dati si evidenzia come sia assolutamente necessario lavorare più e meglio sul tema della discriminazione nello sport, infatti tutte i Paesi coinvolti hanno evidenziato la medesima difficoltà nella raccolta delle denunce: una scarsa attenzione delle persone a fenomeni considerati “non rilevanti” e cioè quelli che non sfogano in violenza fisica e verbale. Purtroppo, alcuni atteggiamenti disturbanti o l’uso di un linguaggio discriminatorio non vengono ancora percepiti come comportamenti che possono portare all’esclusione e quindi da trattare con fermezza. Inoltre, si è discusso di come sia stato difficile per molti educatori entrare in un rapporto di fiducia con le vittime, che hanno bisogno di tempo sia per riconoscere di essere state vittime di discriminazione (a meno di casi eclatanti) sia per trovare il coraggio di raccontare le loro storie di marginalizzazione.

I partner concordano sulla necessità di lavorare meglio su campagne di sensibilizzazione, formazione, ed educazione a partire dalle società sportive di tutti i livelli, affinché tutto il personale sportivo (allenatori, giudici, dirigenti) sia formato e sensibile rispetto a tutte le sfaccettature che possono avere gli atteggiamenti e i linguaggi, in maniera da prevenire comportamenti escludenti dentro e fuori i campi da gioco.

Toccherà ad EFUS-European Forum for Urban Security elaborare le Policy Reccommendations sulla base delle evidenze portate da tutti i partner. Questo documento sarà una sorta di risposta pratica a quanto verrà evidenziato nell’elaborazione delle lezioni apprese durante il progetto, che verrà preparata dall'Uisp con la partecipazione di tutti i partner.

Isca ha, inoltre, presentato il video di Sentry Sport con il racconto di tre storie emblematiche che parlano di esclusione nel mondo dello sport per genere, orientamento sessuale, provenienza etnica. Il video verrà lanciato su tutte le piattaforme social dei partner nel mese di marzo in occasione della Giornata internazionale contro il razzismo nello sport.

I risultati del progetto e tutti i materiali verranno presentati nei prossimi mesi in una serie di eventi organizzati in ogni Paese partner, per l’Italia l’iniziativa è prevista a maggio a Roma.

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