Progetti

Inspires: incontro su esperienze di inclusione per migranti e rifugiate

Si è tenuto venerdì 28 gennaio l'incontro promosso nell'ambito del progetto europeo di cui Uisp è partner

 

Venerdì 28 gennaio, dalle 18.30 alle 20, si è svolto il webinar "Raccontare e condividere le buone pratiche di sport per l'inclusione delle rifugiate - Esperienze dai territori e dall'Europa". L'incontro, di carattere nazionale, fa parte del progetto INSPIRES (INtegration through SPort and Inclusion for Refugees in Europe for Sustainability -Integrazione attraverso lo sport e Inclusione dei rifugiati in Europa per lo sviluppo sostenibile) di cui è capofila la rete europea FARE-Football Against Racism in Europe, e di cui l’Uisp è partner insieme ad altri tre organismi che si occupano di sport per tutti e di inclusione di migranti, rifugiati e richiedenti asilo. 

Il progetto parte dall'idea che il potenziale dello sport come strumento di inclusione e integrazione sociale sia stato testato e riconosciuto, mentre l'accesso alle strutture sportive per i rifugiati rimane limitato. Le organizzazioni sportive di base si battono per adattare le attività e le strutture esistenti e creare programmi di coinvolgimento adeguati, promuovendo la conoscenza dei bisogni e delle aspettative dei rifugiati. Per questo Inspires mira a offrire ai rifugiati, agli attori del calcio (allenatori, arbitri, amministratori di club) e alle organizzazioni della società civile le necessarie competenze e conoscenze per favorire l'integrazione e l'inclusione sociale dei rifugiati presenti in Europa.

Il webinar ha avuto lo scopo di illustrare alcune esperienze sviluppate in altri paesi europei e di condividere le buone pratiche promosse nelle realtà dei  territori in Italia, con un focus sulle sfide che pone, in particolare, l'obiettivo dell'inclusione delle donne rifugiate.

Al webinar hanno partecipato Daniela Conti, responsabile Politiche Interculturalità e Cooperazione Uisp; Patrizia Alfano, vicepresidente nazionale Uisp e Paola Voltolina, del Comitato Uisp di Torino; Alberto Urbinati, presidente Liberi Nantes, con l'esperienza di inclusione delle rifugiate e richiedenti asilo presenti nelle attività di trekking, rugby, calcio e altro a Roma; Daniela De Angelis, referente per la Responsabilità Sociale della Federazione Italiana Rugby; Fabio Appetiti, responsabile relazioni istituzionali Aic, per presentare l'esperienza di solidarietà ed inclusione tra calciatrici italiane ed calciatrici afghane, condotta dall'Associazione Italiana Calciatori. Previsto, inoltre, il contributo di Gian Marco Duina, esperto del progetto INSPIRES sulle esperienze di altri paesi europei, e Raffaella Chiodo Karpinsky, coordinatrice del progetto e moderatrice dell'iniziativa. 

“L’Uisp è da sempre impegnata a promuovere buone pratiche di inclusione che tengono conto di situazioni complicate come quelle di rifugiati e rifugiate - ha detto Patrizia Alfano, vicepresidente nazionale Uisp e presidente Uisp Piemonte, che insieme a Paola Voltolina ha presentato l'esperienza della piscina al femminile di Torino - oltre a questo, siamo un’associazione che sa cogliere istanze e bisogni e trasformarli in azioni. Come è accaduto con la piscina al femminile promossa a Torino: abbiamo accolto la richiesta di un gruppo di donne musulmane e lavorato per rielaborarla, trasformandola in un progetto aperto a tutte le donne: in questo modo l'iniziativa si è arricchita di contenuti, grazie alla relazione con altre realtà che si occupano di inclusione e integrazione di donne rifugiate”.
“Ci rendiamo conto che l’esperienza della piscina al femminile non è facilmente replicabile - prosegue Alfano - Una buona pratica per essere ripetuta e dare risultati positivi va curata in ogni dettaglio, in particolare nelle relazioni tra istruttrici e iscritti. E’ necessario trovare istruttori che abbiano voglia di entrare in empatia e sintonia, di accogliere e ascoltare, andando anche oltre l’aspetto tecnico. Per questo abbiamo organizzato momenti di confronto e discussione, affrontando anche questioni divisive, ci siamo calati nel ruolo di mediatori, per costruire delle basi solide al nostro progetto”. 
Per il programma dell'incontro clicca qui 

 

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