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"La difficile ripresa dello sport per tutti in Europa": parla Kirkeby

Il presidente dell’ISCA traccia il punto sulle attuali difficoltà dello sport di base e le previsioni per la prossima stagione

 

Martedì 7 settembre, a Roma, 30 persone di differenti organizzazioni di tutta Europa si sono incontrate in presenza, dopo un anno e mezzo di lavoro fatto a distanza, per uno degli appuntamenti del progetto IRTS (Integration of Reguees Through Sport) di cui Uisp è partner.

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L’obiettivo di questi incontri nella capitale è valutare il primo anno di lavoro del mentoring programme e calendarizzare il secondo anno. Un secondo obiettivo è discutere sulla ripartenza dopo il covid-19 che ha fermato lo sport e soprattutto le attività sociali.

Su quest’ultima tematica è intervenuto Mogens Kirkeby, presidente dell'Isca-International Sport and Cultura Association che raccoglie 260 organizzazioni differenti di 85 paesi. “Da una prospettiva europea io credo che dovremo affrontare grandi sfide. Molte persone si sono fermate, molte sono state in lockdown e solo poche hanno trovato il tempo per scoprire nuove attività outdoor. Ma le attività di base, come quelle delle associazioni di calcio, ginnastica e altro, sono state fermate”, ha detto Kirkeby riconoscendo la difficoltà di ricominciare ma auspicando il ritorno alle attività tradizionali, unite alle nuove.

“Abbiamo osservato che molte persone hanno scoperto il camminare, correre, magari andare in bicicletta, perché erano le uniche attività possibili. Continuiamo – sottolinea il presidente Isca - a fare questo, ma abbiamo bisogno che la gente torni anche a fare sport nel modo tradizionale. Molte società sono state ferme per così tanto tempo che è difficile ricominciare di nuovo un percorso".

Per ogni allenatore o dirigente che non riprenderà l'attività, perdiamo anche minimo 10-20 partecipanti. Molte realtà hanno perso la forza lavoro, soprattutto quella dei volontari. Quindi – conclude Mogens - bisogna convincere i partecipanti a tornare, ma anche i dirigenti e gli educatori sportivi a ricominciare”. (A cura di Sergio Pannocchia)

 

 

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