Si è svolta ad Amsterdam il 27 gennaio la riunione del progetto europeo Inspires, di cui è capofila la rete Fare-Football against racism in Europe e la Uisp è partner. Incentrato sull'inclusione delle rifugiate attraverso il calcio e lo sport in generale, il progetto entra così nel vivo del suo ultimo anno di attività. L'incontro è stata l'occasione per valutare e riflettere sull'impatto avuto dalla pandemia: nonostante il progetto sia partito in piena pandemia con la conseguente chiusura di impianti e sospensione delle attività delle associazioni sportive, sono state rispettate le scadenze delle attività previste. Infatti, il periodo del lockdown è stato sfruttato per concentrare le energie sulla parte relativa alla raccolta, ricerca, studio e analisi delle esperienze attive in materia di inclusione di rifugiati attraverso lo sport. A seguire i partner hanno lavorato all'organizzazione degli eventi in presenza in attesa di poterli realizzare. La riunione di Amsterdam è stata anche l'occasione per valutare le potenzialità, le sfide ancora sul tavolo, i limiti e i possibili miglioramenti da adottare in futuro per sostenere i processi di inclusione dei rifugiati e in particolare delle donne. Alla riunione hanno partecipato Daniela Conti, responsabile Politiche Interculturalità e Cooperazione Uisp, e Raffaella Chiodo Karpinsky, coordinatrice del progetto per la Uisp.
La riunione si è occupata di sviluppare gli impegni che ogni partner dovrà realizzare nei prossimi mesi. In questo ultimo anno del progetto la Uisp sarà protagonista nell'organizzazione dell'evento finale previsto tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre a Roma. In vista dell'evento finale, tra maggio e giugno sono in programma un torneo con il coinvolgimento di donne rifugiate e migranti e una tavola rotonda.
Nel corso del 2022 la Uisp è stata impegnata a livello nazionale nell'organizzaione di un webinar sulle buone pratiche di inclusione dei rifugiati e migranti attraverso lo sport che si è svolto il 28 gennaio. L'incontro ha visto la partecipazione di dieci Comitati Uisp: Torino, Genova, Firenze, Matera, Bologna, Cagliari, Caserta, Vicenza, Trento e Roma. I relatori dell'evento sono stati Daniela Conti, responsabile Politiche Interculturalità e Cooperazione Uisp; Patrizia Alfano, vicepresidente nazionale Uisp che, insieme a Paola Voltolina del Comitato di Torino, ha raccontato l'esperienza pluriennale della piscina al femminile; Daniela De Angelis, referente Responsabilità sociale della Federazione Rugby; Alberto Urbinati, presidente Liberi Nantes; Fabio Appetiti, responsabile relazioni istituzionali dell'Associazione Italiana Calciatori; Gian Marco Duina, in qualità di esperto del progetto che ha illustrato le esperienze di inclusione dei rifugiati attraverso lo sport portate avanti da altre associazioni europee.
Successivamente l'Uisp è stata impegnata, in collaborazione con il Comitato Uisp Torino, in una giornata di sport e inclusione, in cui si sono svolti un torneo di calcio tra una squadra di donne rifugiate e migranti iraniane e quella delle ragazze di diversi Paesi che hanno in comune la conoscenza della lingua russa e l'attività con la piscina al femminile. A conclusione della giornata si è svolto anche il workshop che ha visto una grande partecipazione delle diverse generazioni di rifugiate e migranti che da anni partecipano all'attività della piscina.
A settembre si è svolto un seminario internazionale on line in cui tutti i partner hanno presentato le attività promosse con il progetto, per condividere esperienze, limiti e pregi che da queste derivano, e trovare insieme soluzioni alle sfide che permangono nello scenario internazionale. Infatti, ai processi migratori dovuti alle crisi in diverse parti del mondo che costringono tante persone a fuggire e cercare rifugio e una speranza di lavoro, che già costituiscono un'emergenza soprattutto nei paesi di approdo e in Europa in generale, si è aggiunta dal 24 febbraio 2022 una nuova crisi umanitaria. A causa dell'aggressione della Russia all'Ucraina, milioni di nuovi profughi, soprattutto donne e bambini, hanno avuto e hanno ancora bisogno di accoglienza e aiuto. Perciò il progetto si trova a misurarsi con un'ulteriore sfida: i partner hanno avviato uno scambio di informazioni e una riflessione per analizzare le specifiche necessità rappresentate da questa crisi e per adattare le attività di inclusione necessarie. (Raffaella Chiodo Karpinsky)
Ufficio progetti - Sede Uisp Nazionale
L.go Nino Franchellucci, 73 00155 Roma
Tel.: +39.06.43984350 - 345 - 346
Fax: 06.43984320
e-mail: progetti@uisp.it