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Pari opportunità: l'Uisp punta sulla Carta delle donne

el maggio 2011, i contenuti della Carta sono stati illustrati a Bruxelles, alla presenza di diversi europarlamentari. Da allora, la Carta è stata al centro di numerose iniziative pubbliche in giro per l'Italia.

La nuova Carta europea dei diritti delle donne nello sport, è frutto del progetto europeo Uisp Olympia. Nel maggio 2011, i contenuti della Carta sono stati illustrati a Bruxelles, alla presenza di diversi europarlamentari. Da allora, la Carta è stata al centro di numerose iniziative pubbliche in giro per l'Italia. Ora, il dipartimento internazionale Uisp ha deciso di dare nuovo slancio alla promozione dei diritti delle sportive, puntando proprio su di una più ampia diffusione della carta, coinvolgendo attivamente i comitati Uisp. Valeria Frigerio, dell'Uisp Veneto, tra le protagoniste della stesura sia della prima che della seconda versione del documento, è stata designata come referente per i comitati interessati.

"La nuova Carta è figlia dell'elaborazione della donne uisp negli anni 80 - spiega - La prima versione venne scritta nel 1985. Due anni più tardi, il Parlamento Europeo adottò una risoluzione sulle donne nello sport, sposando i contenuti della carta. Nella nuova elaborazione, si è fatto un passo in avanti: oggi siamo di fronte ad un documento che va oltre l'elencazione dei principi di riferimento, molto più dettagliato e prescrittivo. Meno idealista, se vogliamo, ma molto più calato nella concretezza". La Carta, infatti, presenta una serie di raccomandazioni, intese come azioni auspicabili, rivolte a istituzioni, alle federazioni, associazioni e società sportive, ma anche a mondo dell'Università e giornalisti. "Insomma - prosegue - Quando si dice che bisogna creare occasioni di pratica, significa che gli enti locali devono prevedere strutture idonee alla pratica delle donne, ad esempio migranti che hanno particolari necessità".

"Il primo passo è raccogliere adesioni al documento - aggiunge Valeria Frigerio - impegnando gli enti locali ad adottarla, dialogando con gli assessorati su idee che ne possano tradurre le proposte in pratiche concrete, discutendone nei luoghi della formazione, come le Facoltà di Scienze Motorie, facendola sottoscrivere da atlete e giornalisti. Vogliamo raggiungere una massa critica di adesioni auspicando che Parlamentari Europei lavorino per farla diventare una Risoluzione. E' nell'interesse dei comitati attivarsi su questa tematica, perché è un terreno che può far conoscere ai nostri interlocutori - nell'amministrazione, nelle scuole, nelle facoltà, nei media, tra gli sportivi e le sportive - un aspetto diverso dell'Uisp. Io sarò a disposizione per fornire un supporto, per aiutare la condivisione di idee e progettualità, ma è chiaro che il lavoro di costruzione delle relazioni è patrimonio dei nostri comitati territoriali che possono poi agire con continuità e consolidare le iniziative di 'messa in pratica "della Carta". Per ulteriori informazioni: dirittidonne.eu@uisp.it. (F.Se.)

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