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Presentato a Bologna progetto nazionale "Il Calciastorie"

Ha preso il via da Bologna “Il Calciastorie”, progetto nazionale lanciato da Uisp e Lega calcio di serie A che ha l’obiettivo di diffondere tra i giovani racconti di integrazione attraverso il calcio. Il progetto si avvale della collaborazione di ministero del Lavoro, Associazione Italiana Calciatori (Aic), Panini, Sky (Sport) e Telecom. La presentazione dell’iniziativa si è tenuta oggi, giovedì 24 aprile a Bologna, nel liceo San Vincenzo De’ Paoli. Per guardare i video della conferenza stampa clicca qui.

Vincenzo Manco, presidente Uisp, intervenendo nella conferenza stampa ha detto: “Memoria e storia le sentiamo nostre. L’Uisp nasce con la Costituzione italiana nel 1948, siamo da sempre legati ai diritti. È importante il lavoro con le scuole, che sono le principali agenzie formative insieme a università, famiglia e sport”.

Numerosi gli interventi per descrivere un progetto che, narrando storie di calcio e integrazione negli istituti superiori e nelle scuole calcio delle città del campionato di Serie A Tim, punta a favorire l’inclusione sociale. Il tutto finanziato con i fondi derivanti dalle sanzioni irrogate dal giudice sportivo durante il campionato. Dopo la conferenza, il primo racconto con Matteo Marani, direttore del Guerin Sportivo e autore del libro “Dallo scudetto ad Auschwitz”, che ha presentato la storia dell’allenatore ebreo Árpád Weisz, vincitore di due scudetti con il Bologna, morto nei campi di sterminio nazisti.

“Più che un progetto, Il Calciastorie – ha affermato Marco Brunelli, direttore generale Lega calcio Serie A – è un contenitore che coinvolge tanti amici. Tutto ruota intorno alla memoria. Questo vale anche per il calcio, che è storia fatta di pagine sportive ma anche di racconti che vanno più in profondità”. Una ricerca che ha raccolto l’interesse del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, rappresentato dal suo direttore generale Natale Forlani: “Lo sport è anticipatore di istanze progressiste rispetto all’integrazione. Nel calcio c’è una potenzialità comunicativa inespressa che va galvanizzata”.
“A proposito di integrazione – ha aggiunto Paolo Palma, presidente Lega calcio Uisp, a margine della conferenza stampa – si tratta di un valore che abbiamo nel nostro dna visto che i temi del contrasto all’emarginazione e alla discriminazione li abbiamo specificati a chiare lettere nella Carta dei principi della Lega calcio Uisp. Al di là dei tecnicismi regolamentari, abbiamo concretizzato da anni la cosiddetta cittadinanza sportiva: da noi tutti possono giocare al calcio”.

Matteo Marani, autore del libro “Dallo scudetto ad Auschwitz”: “La ricerca sulla storia di Weisz è nata per caso. Ho iniziato come si comincia a cercare una persona di cui non sappiamo più nulla, tra fonti che in vario modo hanno incrociato la mia vita”. Nel corso della conferenza, moderata dalla giornalista di Sky Sport Veronica Baldaccini, si sono susseguiti gli interventi dei vari partner: Fabio Poli, direttore organizzativo dell’Associazione italiana calciatori; Federico Ferri, giornalista Sky; Cristiano Habetswallner, responsabile sponsorship Telecom Italia; Antonio Allegra, direttore new media Panini. In conclusione Carlo Balestri, responsabile delle politiche internazionali Uisp e Roberto Zanzi, direttore generale Bologna FC 1909. “Credo che il concetto di integrazione – ha detto – viene sperimentato tutti i giorni da questi ragazzi presenti oggi”.

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